sabato, Novembre 16, 2024
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Primi ex aequo gli istituti alberghieri di Sorrento e Marsala per il III concorso enogastronomico: “Il Mediterraneo racconta…da luogo di scontro a luogo d’incontro”

Partire dal pane e soprattutto dal pane “antico”, quello fatto con i grani della tradizione siciliana, per far sì che il Mediterraneo si racconti come luogo di incontro, come ponte tra i popoli per creare occasioni di dialogo e crescita comune. È stato questo il leitmotiv della III edizione del concorso “Il Mediterraneo racconta… da luogo di scontro a luogo d’incontro” indetto dalla Federazione Italiana dei Club e Centri per l’UNESCO, in collaborazione con il Club per l’UNESCO di Marsala e con il periodico “Il Vomere”, con il patrocinio della RE.NA.I.A. (Rete Nazionale degli Istituti Alberghieri), del Comune di Marsala, della Camera di Commercio di Trapani. Sabato 25 novembre a sfidarsi a colpi di piatti capaci di raccontare “il sapore” del Mare Nostrum, sono stati quattro istituti alberghieri selezionati da tutta Italia, ossia quelli delle città di Sorrento, Marsala, Teramo e Sciacca. La competizione si è svolta all’interno del ristorante Assud cucina meridionale – Mozia dove gli studenti hanno preparato le loro creazioni ispirandosi a brani scelti dalle stesse scuole per raccontare in musica l’anima del Mediterraneo. In particolare i ragazzi di Sciacca hanno realizzato un piatto a base di triglia avvolta in foglia di vite su un letto di crema di ceci ascoltando le note di “Vene l’autunno” di Franco Battiato; gli studenti di Teramo hanno offerto una cocotte di gallinella, gambero e bufala con orzotto, ispirandosi all’inno della loro regione, l’Abruzzo “Vola Vola Vola” di Luigi Dommarco; la tradizionale canzone “Lo Guarracino” è stata la colonna sonora per gli alunni di Sorrento che hanno realizzato un piatto caleidoscopico a base di dentice, cozze, fantasia di verdure ed agrumi e infine gli studenti di Marsala hanno creato involtini di pescespada con carciofi e un cuore di bieta ripiena di cous cous accompagnati dalla canzone “U Piscispada” nella versione dei Tinturia, omaggio a Domenico Modugno. Ad assaggiare i piatti per decretare i vincitori è stata una giuria di qualità presieduta da Enzo Bandi, coordinatore dei progetti nazionali per la FICLU – delegato dalla presidente Maria Paola Azzario –, e composta da: Maria Lisa Figuccia, in rappresentanza del Provveditorato agli studi di Trapani, dallo chef Gigi Mangia, dal sommelier Franco Rodriguez, dal nutrizionista Flavio Fina, dal giornalista Gianfranco Criscenti e dal docente musicologo Gaetano Coppola. Dopo una attenta disamina delle pietanze e dei vini scelti e dopo aver ascoltato e valutata anche la presentazione fatta dagli stessi studenti, i giurati hanno decretato prime ex aequo le creazioni degli studenti di Sorrento e Marsala, terzo posto al piatto degli alunni di Teramo e quarto a quelli di Sciacca. Non solo gara, la manifestazione ha avuto come filo conduttore la riscoperta dei grani antichi che sono stati al centro di due “lezioni” tenute rispettivamente al mattino da Ignazio Passalacqua, titolare del ristorante Assud, e nel pomeriggio, nella sede dell’Officina artistica Carpe Diem, da Paolo Austero, executive chef del concorso, ma anche socio onorario del club per l’Unesco di Marsala. “Nel nostro ristorante – ha detto Ignazio Passalacqua – abbiamo deciso di avviare questo percorso di scoperta dei grani antichi siciliani. La nostre regione già dai tempi dell’impero romano era definita il granaio d’Italia, definizione poi ripresa da Benito Mussolini, ma poi, la legislazione è divenuta estremamente penalizzante per i nostri agricoltori costringendoli a coltivare solo specie internazionali e rendendo addirittura illegali i grani antichi. Tuttavia i coltivatori siciliani, eroicamente, hanno conservato e tramandato i semi che hanno proprietà eccezionali”. A rivelarne la versatilità e anche l’esportabilità è stato lo chef Paolo Austero che nella sua Cooking class Lesson ha realizzato panini gourmet con grani antichi di tumminia, Senatore Cappelli, russello, maiorca e perciasacchi, vere creazioni artistiche internazionali perché ispirati rispettivamente alla Francia, al Messico, al Giappone, alla Tailandia e alla Sicilia. “Questa manifestazione – ha spiegato la presidente Cesarina Perrone – è nata tre anni fa da un’idea del club per l’Unesco di Marsala ed è stata sposata dalla Federazione con grande entusiasmo, ma è nostra precisa intenzione farla crescere e conferirle respiro internazionale. Tuttavia perché ciò accada occorre che oltre ai privati anche le amministrazioni ci sostengano” ad alzare il tiro, in questo senso, è stato Enzo Bandi: “è davvero una grande opportunità per il territorio. Ci auguriamo che l’amministrazione la sostenga. Basta partire dai rapporti con la Tunisia, affinché il Mediterraneo e il nostro concorso che dal mare prende il nome, sia ponte per lo sviluppo”. A rispondere è stato il sindaco Alberto Di Girolamo: “Accorceremo certamente le distanze: Io sono il delegato ANCI (associazione nazionale comuni italiani) per i rapporti con la Tunisia, mi farò promotore della manifestazione per favorire la partecipazione degli studenti del Nordafrica”.

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