Le ultime indagini disposte dalla procura di Caltanissetta effettuate con tecniche di nuovissima generazione avrebbero fatto emergere nuovi riscontri che potrebbero riscrivere le certezze fin qui emerse. Apparterrebbero ad una donna infatti le tracce di dna esaminate sul luogo di preparazione della strage, ovvero nel luogo in cui presumibilmente i mafiosi erano appostati per vedere passare le auto blindate sull’autostrada quel pomeriggio del 23 maggio del’92. I reperti trovati sul luogo, due guanti in lattice,a torcia e un tubetto di mastice erano conservati in un armadio della procura nissena e sulla lampadina della torcia erano state trovate le impronte di un mafioso stragista, Salvatore Biondo. Secondo i pentiti, Biondo avrebbe piazzato l’ esplosivo sotto il cunicolo dell’autostrada. Avendo trovato anche le tracce di un dna femminile, adesso si tenterà di fare luce sull’identità di questa misteriosa donna presente sulla collinetta di Capaci.