Massimo Ciancimino è stato querelato dal segretario generale del Quirinale Ugo Zampetti. Ciancimino jr. nel 2012 aveva rivelato ai magistrati di Palermo e Caltanissetta che Zampetti era il “signor Franco”, ovvero lo 007 coinvolto nella trattativa Stato-mafia. Zampetti sarebbe stato, secondo il racconto di Ciancimino, colui il quale avrebbe consentito i rapporti fra il padre, don Vito, e le istituzioni appunto. Attualmente Massimo Ciancimino è accusato di concorso esterno in azione mafiosa e sta scontando una pena detentiva per aver nascosto della dinamite nel giardino di casa.