I carabinieri del ROS e del Comando provinciale di Trapani hanno dato esecuzione al decreto di confisca emesso dal tribunale di Trapani nei confronti del settantenne Antonino Nastasi e della moglie Antonina Italia. Entrambi erano stati coinvolti nell’ indagine “mandamento” che cinque anni fa aveva portato in carcere esponenti di spicco della mafia castelvetranese. A Nastasi sono stati confiscati beni per quattro milioni di euro accumulati con il trasferimento fraudolento della società “Ecolsicula srl” alla “Spallino Servizi srl” per eludere la normativa in materia di prevenzione patrimoniale e consentirgli di occultare la propria presenza all’interno della “Ecolsia srl”. Nastasi avrebbe però percepito guadagni da questa società destinati a finanziare la latitanza e l’attività di Matteo Messina Denaro. Sono stati sequestrati un appartamento, 42 terreni, 3 fabbricati rurali. Per la moglie Antonina Italia è stata disposta la sorveglianza speciale con l’obbligo di soggiorno per 4 anni.