Un uomo di 48 anni, Francesco Paolo Maronia, è stato ucciso ieri sera, accoltellato al cuore, sotto la propria abitazione, in vicolo Pipitone, nel rione dell’Acquasanta a Palermo. L’uomo, un parcheggiatore abusivo dell’Acquasanta appunto, avrebbe avuto una lite, poi sfociata nell’omicidio, con un vicino di casa, il giovane pregiudicato Giovanni Pizzuto di 28 anni. Subito dopo l’omicidio, sono giunti sul posto numerosi poliziotti, allertati da una chiamata al 113 fatta da una donna che abita nella via, che riferiva dell’omicidio. All’arrivo della polizia, è sembrato che tutti sapessero ciò che era accaduto, ma che nessuno era disposto a parlare. Gli inquirenti sono arrivati presto alla soluzione del caso, dopo poco tempo infatti, alcuni agenti si sono diretti in una palazzina vicino al luogo dell’omicidio, uscendo con il giovane ammanettato. «Aveva minacciato la mia famiglia», avrebbe detto Pizzuto all’arrivo dei poliziotti a casa, confessando subito l’omicidio. Pizzuto, trattenuto in caserma per tutta la notte, all’alba è stato trasferito al Pagliarelli, agli arresti per omicidio volontario, in attesa del processo. Nella notte, i primi riscontri della scientifica hanno accertato la presenza delle impronte digitali del giovane sul coltello conficcato nel petto dell’uomo.