Il peschereccio mazarese “Anna Madre”, sequestrato lo scorso venerdì notte, in acque internazionali da parte di militari tunisini, potrebbe concludersi entro martedì grazie al lavoro diplomatico messo in campo per la felice soluzione el caso. L’equipaggio del peschereccio è composto da tunisini e mazaresi, tutti in buona salute. Una delegazione dell’ambasciata italiana a Tunisi ha fatto visita ai marinai. Ieri pomeriggio il peschereccio era stato trasferito dal porto militare di Sfax, dove era stato condotto dalle unità tunisine, a quello commerciale. L’armatore Giampiero Giacalone ha fatto sapere che a bordo si trovavano tre tonnellate di gamberi e cento chili di pesce misto, specie ittiche che non si pescano nelle acque tunisine, dove prevalentemente si pescano triglie. Il peschereccio era già sfuggito a un tentativo di sequestro, sempre ad opera di militari tunisini, lo scorso 2 agosto, mentre si trovava sempre in acque internazionali.