13.10 – Il gup di Marsala, Riccardo Alcamo, ha condannato l’infermiere Giuseppe Maurizio Spanò a 9 anni di reclusione. La condanna di Spano a 9 anni è sensibilmente inferiore a quella richiesta dal pm Facciotti che era di 13 anni, pur non essendo stata riconosciuta la seminfermità, questione che era stata sollevata dagli avvocati della difesa Stefano Pellegrino e Marco Siragusa, sulla base del lavoro svolto dai consulenti, professore Giuseppe Sartori e dottoressa Silvia Spanó.
07.00 – Si attenderà l’esito del giudizio dell’appello al fine di ottenere il riconoscimento dell’invocato vizio parziale di mente che comporterebbe un’ulteriore riduzione della pena inflitta dal giudice.
L’attesa sentenza per l’infermiere Giuseppe Maurizio Spanò accusato di aver abusato sessualmente di pazienti sedati che attendevano di poter fare esami diagnostici nel laboratorio privato del gastroenterologo Giuseppe Milazzo, molto probabilmente sarà emessa oggi presso il Tribunale di Marsala. Il processo è a rito abbreviato ed è presieduto dal gup Riccardo Alcamo. Spanò si trova agli arresti domiciliari dal 15 marzo 2016 e per lui, il PM Silvia Facciotti, ha già chiesto una condanna a 13 anni di detenzione carceraria. L’infermiere è difeso dagli avvocati Stefano Pellegrino e Marco Siragusa. L’accusa nei confronti di Spanò si basa sulle riprese delle videocamere nascoste e piazzate dai carabinieri nello studio medico di via Sanità a Marsala dove il dottor Milazzo riceveva i pazienti preparati agli invadenti esami proprio dall’infermiere accusato di abusi sessuali.