Il presidente del senato Pietro Grasso, nel corso della commemorazione di Libero Grassi, imprenditore ucciso dalla mafia il 29 agosto del 1991, ha affermato che, per quanto riguarda gli sbarchi di clandestini non controllati e comunque arrivati sulle coste siciliane, specialmente agrigentine, non vi sono certezze che si tratti di cellule terroristiche. «I controlli comunque ci sono e vanno incrementati. Siamo fiduciosi che i controlli che si fanno durante gli sbarchi possano evitare infiltrazioni di qualsiasi tipo. E poi non vedo la figura del terrorista che rischia di morire durante la traversata. Se deve morire, secondo la loro ottica deviata, deve morire gloriosamente». Una dichiarazione forte quella del presidente Grasso anche se, come si è visto qualche mese fa, è stata sgominata una banda di trafficanti di uomini dediti agli sbarchi fantasma (leggi qui) che con l’ Operazione Scorpion Fish ha portato dietro le sbarre 15 persone che aiutavano i clandestini appena arrivati sulle coste trapanesi, migranti che pagavano cifre fino a dieci mila euro per la traversata.
Grasso ha detto che «come tutti i paesi dell’Europa siamo un obiettivo. Finora, per fortuna, non siamo stati bersaglio del terrorismo islamico. E non possiamo che essere soddisfatti di questo risultato».