Terminato, almeno per il momento, l’esperimento di una coalizione allargata e trasversale che li ha visti uniti alle amministrative di giugno a Trapani ed Erice, il senatore Antonio D’Alì e l’onorevole Nino Oddo seguono le vicende che stanno interessando le loro aree di riferimento politico per la scelta del candidato alla Presidenza della Regione Siciliana. Sia nel centrodestra sia nel centrosinistra le acque sono abbastanza confuse e agitate con i partiti che non riescono a trovare una scelta unitaria e condivisa, rischiando di arrivare divisi e spezzettati all’appuntamento elettorale di novembre. Situazione che sintetizziamo di seguito.
Nel centrodestra c’è Nello Musumeci con il suo Movimento “Diventerà bellissima” che ha già lanciato da tempo, e in autonomia, la sua candidatura, viste le titubanze e i veti degli altri partiti. Musumeci avrebbe già l’appoggio di Fratelli d’Italia ed un’apertura da parte di “Noi con Salvini”. Forza Italia invece starebbe convergendo sulla scelta di Gaetano Armao, che avrebbe anche l’ok di alcuni movimenti civici, dell’Udc e di Cantiere popolare e autonomisti. Scelta che trova sul versante trapanese il benestare del senatore Antonio D’Alì, coordinatore provinciale di Forza Italia. “Bene fanno- ha dichiarato- Berlusconi e Miccichè a lanciare la competente presidenza dell’avv. Armao, in grado di rappresentare tutti i siciliani, senza estremismi e prepotenze”. A questo punto, pare difficile che le forze della stessa area possano trovare una soluzione condivisa su un’unica personalità da candidare, anche se ancora c’è circa un mese di tempo prima della presentazione delle liste.
Anche nel centrosinistra questa possibilità sembra lontana, con il PD, a sua volta suddiviso in varie fazioni, che non riesce a proporre un candidato unitario né a trovare la terna di nomi per affrontare le primarie che dovrebbero essere di coalizione, coalizione che al momento barcolla per via di alcuni malumori con i centristi di Casini e Alfano.
Primarie inoltre a cui vorrebbe partecipare il Presidente uscente della Regione, in verità inviso ad alcuni esponenti dello stesso Pd; se così non dovesse essere, Crocetta ha fatto sapere che si candiderà autonomamente con il suo “Megafono” e ha già affisso i manifesti in diverse città con il suo volto e la scritta ‘la Sicilia ai siciliani”. Nessun riferimento esplicito alla sua ricandidatura, ma una chiara mossa per cercare di fare pressione sul partito democratico.
L’on. Nino Oddo, neo eletto segretario regionale del PSI, sa bene che se il centrosinistra andasse diviso alle regionali sarebbe un grosso rischio e ha lanciato un messaggio ben preciso: “Passano le settimane e la matassa del centrosinistra siciliano tarda a sgrovigliarsi. I socialisti – sottolinea- confermano l’opzione per una coalizione ampia e giudicano inspiegabili i veti sui moderati di centro da parte dell’estrema sinistra che non ha avuto remore a coesistervi alle recenti amministrative di Palermo. Per quanto concerne il candidato governatore-conclude-, qualora permanga l’attuale incapacità di sintesi, le primarie entro il 15 settembre potrebbero essere utili a tenere tutti insieme”.