Una rivisitazione coraggiosa, un adattamento moderno che parla con il passato che non passa, sempre attuale, sempre autentico, sempre profondamente reale. Aristofane scrisse commedie che parlano di potere politico, di governo delle masse e “le nuvole” andate in scena ieri sera al Teatro Antico di Segesta, con la regia di Valentina Ferrante e Micaela De grandi interpretate da Giovanna Criscuolo, Micaela De grandi, Valentina ferrante, Federico Fiorenza, Massimiliano geraci, Giovanni Rizzuti, sono terribilmente moderne. L’uomo smarrito , come sempre nella storia dell’umanità, cerca risposte, oracoli, capacità retorica per ingannare il prossimo e intanto la terra è ridotta un immondezaio e il tanto venerato “sapere ” interpretato da un Socrate borderline, è finito proprio dentro un cassonetto della spazzatura. I discorsi del filosofo “giusti” verranno bruciati sull’altare dei discorsi “ingiusti” ma più redditizi. Il potere adesso è stato rappresentato mirabilmente dai media, da facebook, dai follower, dalla ricerca dei “like”.
Tiziana Sferruggia