Hanno suscitato clamore e dissenso le dichiarazioni rilasciate dal sindaco di Marsala, Alberto Di Girolamo, ad una testata giornalistica locale. In modo particolare si sono detti indignati i due consiglieri comunali Alfonso Marrone e Alessandro Coppola di “Una voce per Marsala” che nella seduta del Consiglio comunale di questa mattina hanno lamentato l’atteggiamento poco conciliante dello stesso sindaco che, a detta loro, piuttosto che calmare gli animi, gettando acqua sul fuoco, (metafora infelice ma poco efficace visto il periodo di incendi) ha alimentato le fiamme del malcontento. Il sindaco, secondo i due consiglieri, non li avrebbe mai coinvolti nei dibattiti, avvisandolo solo a cose fatte, dimenticando proprio la lista che gli ha consentito anche di essere eletto a primo cittadino. “Una voce per Marsala”, a detta dei due consiglieri, ha sostenuto con lealtà Di Girolamo tanto da proporgli Salvatore Accardi come assessore ai lavori pubblici qualora fosse andata a buon fine l’elezione. Così di fatto è stato anche se ben presto, nelle successive interviste rilasciate dallo stesso Accardi, il neo eletto assessore si se sarebbe definito un “assessore tecnico” prendendo fin da subito le distanze dal gruppo che lo aveva appoggiato. Nella lettere di dimissioni presentate da Accardi qualche giorno fa (leggi qui) ha motivato le ragioni di tale gesto con il voto di sfiducia dato a Linda Licari in consiglio comunale dallo stesso Alessandro Coppola che si è detto incredulo di tale giustificazione, dato che Accardi è stato appoggiato da una lista certo vicina al sindaco ma anche a lui.
Accardi, secondo Coppola, avrebbe dovuto invece ringraziarlo di aver votato la mozione di sfiducia dato che la Licari si era lamentata dello scarso rendimento di Clara Ruggeri assessore alle politiche sociali. Coppola e Marrone hanno ricordato allo stesso sindaco di aver dimenticato di essere passato dai 2471 voti ottenuti come candidato alle regionali alle 21.715 preferenze a sindaco, un salto di qualità, secondo loro, dovuto proprio all’appoggia del movimento di cui ha goduto.