Nella giornata di ieri, durante una seduta della commissione consiliare alle Politiche Sociali a Marsala, alcuni componenti della stessa hanno operato un mero atto politico sfiduciando la presidente della commissione Linda Licari, in merito a quanto accaduto, è la stessa presidente attraverso una nota stampa diffusa ieri a voler chiarire quanto accaduto. Questo il documento integrale della lettera inviata dalla Licari:
Oggi (ieri per chi legge ndr.), dopo giorni di discussioni a palazzo VII aprile, sono stata sfiduciata da alcuni componenti dell’opposizione e da due componenti della maggioranza.
La sfiducia, già preannunciata, dal consigliere Gandolfo (consigliere di maggioranza) e condivisa da altri, è stata motivata così: “mero atto politico contro la gestione dei servizi sociali, contro l’indirizzo politico dell’assessore Ruggieri che ha disatteso le aspettative della città e contro il sindaco che non ha ascoltato le istanze presentate dalla commissione”.
In questi due anni ho lavorato mettendo anima e corpo in questo ruolo di grande responsabilità, ascoltando sempre la parte debole e più bisognosa di attenzioni, gli indigenti, sempre più in aumento nella nostra realtà.
Ho lavorato insieme ad alcuni componenti sul Regolamento dei servizi sociali proponendo emendamenti, atti d’indirizzo e note che sono state integrate in un nuovo Regolamento attualmente in trattazione in commissione che era necessario votare urgentemente per andare incontro a tante criticità presenti nel vecchio Regolamento.
In commissione abbiamo lavorato sull’emergenza abitativa, sui disagi della casa di riposo, sui problemi relativi alla gestione del cimitero. Abbiamo attenzionato il problema sulla sicurezza invitando il sindaco a convocare un tavolo tecnico con tutte le forze dell’ordine e prefetto. Proposto e avviato uno spazio ludico pubblico per le famiglie, avviato nello scorso mese di marzo.
Abbiamo avviato una discussione sullo spreco di cibo che andava approfondita e meglio gestita. Sulla casa di Riposo Giovanni XXIII ci siamo confrontati con sindaco, commissario e dirigente.
Non sono mancate le iniziative pubbliche per i disabili e altri soggetti in difficoltà che ho portato avanti, in parte condivise e in parte no dalla commissione.
Ciò che mi rammarica maggiormente è il dover pagare, a detta dei componenti che hanno proposto la sfiducia, la mancata condivisione da parte dell’assessore e il sentirmi dire che sul mio operato non c’è nulla da eccepire, ma si agisce per dare un segnale al sindaco.
Il mio lavoro non ha mai subito l’influenza né dell’assessore, né del sindaco. Mi sono sempre mossa in autonomia cercando di aprirmi anche all’opposizione, ascoltando e ponendo avanti prima le istanze dei componenti a me più avversi, convinta che il bene comune e in questo caso dei soggetti più disagiati fosse priorità assoluta per tutti, senza distinzione di appartenenza politica.
Per me la politica è spendersi, risolvere i problemi della collettività con dinamicità e intuizione, è presenza, ascolto, capacità di parlare dal basso e con tutti. Non posso cambiare il mio modo di operare solo perché qualcuno pensa che sono “troppo presente”.
Purtroppo non sono stati mesi facili per me, sono stata spesso bersaglio da parte di una maggioranza che ha fatto più opposizione che proposte concrete. Attaccata per aver rinunciato per qualche mese alle indennità di consigliere, per aver proposto, con la commissione, in tempi rapidi emendamenti per sollevare dalle spese le famiglie sul trasporto disabili, e altro.
L’eccessiva operosità in politica da fastidio e questo ha creato un clima pesante nei mei confronti che ho cercato sempre di superare con moderazione e trovando un punto d’incontro, ma il nuovo che avanza è un problema per molti, se poi è donna ancora peggio.
La sensazione che dietro che questa sfiducia, arrivata dopo la mia dichiarazione in un’intervista, in cui chiedevo una verifica politica rimettendo in gioco tutte le presidenze, ci sia una regia, comincia ad esser più fondata.
Adesso la verifica politica, dopo il voto di sfiducia di due componenti della maggioranza (Alessandro Coppola-Una voce per Marsala e Michele Gandolfo-PSI) è inevitabile.
Pertanto ringrazio i componenti di commissione che hanno sempre collaborato e anche a chi oggi pur chiedendo la sfiducia mi ha sottolineato di aver svolto il lavoro sempre con senso di responsabilità, abnegazione e costanza.
Continuerò a svolgere il mio lavoro con la stessa tenacia per l’esclusivo interesse della città, in ogni settore in cui potrò agire, senza secondi fini e richieste di poltrone.
Consigliere Comunale
Prof.ssa
Linda Licari