Il giudice di pace Daniela Liggio ha annullato cinque contravvenzioni, elevate dal 2014 al 2016 ad un unico automobilista, per un importo complessivo di 728,90 euro. Il giudice ha motivato la sentenza così:”I messi privati del Consorzio Olimpo non possono notificare le sanzioni amministrative” dato che il servizio di notifica, con il decreto legislativo 58/2011, è stato affidato in via esclusiva a Poste italiane e i messi privati della società privata del Consorzio Olimpo non possono essere considerati come pubblici ufficiali. I dipendenti di questa società privata hanno competenza solo per l’accertamento dei tributi locali e per le notifiche relative alle procedure esecutive. Le cinque multe in questione, annullate dal giudice, erano state notificati dai dipendenti del Consorzio Olimpo, i quali, non trovando il destinatario a casa né qualche familiare o il portiere, avevano lasciato un avviso di giacenza. L’automobilista ha dunque fatto ricorso ed lo ha vinto.
Già nel settembre 2006 la suprema Corte a sezioni riunite aveva stabilito che le notifiche fatte da società private di recapito alle quali il Comune di Palermo aveva affidato il servizio di consegna di atti giudiziari, dovevano essere considerate “giuridicamente inesistenti”