In prossimità della scadenza trentennale per il rinnovo della concessione demaniale del gasdotto Algeria-Italia che occupa un’area demaniale di 20.000 mq e di 86.650 mq del fondo del mare antistante la zona di “Capo Feto”, i consiglieri comunali Giacomo Cangemi e Giorgio Randazzo hanno chiesto al presidente del consiglio comunale di Mazara, Vito Gancitano, una seduta “aperta” del Consiglio comunale per discutere sulla possibilità di poter ancora essere incisivi nel contratto con la società destinataria di concessione demaniale con lo scopo di poter trarre beneficio per tutta la città data la rilevanza dell’impianto e delle strutture da circa trentanni presenti in città anche alla luce dei forti dubbi sull’impatto dello stesso insediamento sul territorio in termini ambientali e di sicurezza. La notizia del rinnovo in realtà è passata sotto silenzio e risale al novembre dello scorso anno.
I due consiglieri appartenenti al gruppo misto chiedono di convocare un Consiglio Comunale straordinario in adunanza aperta da svolgersi un via d’urgenza sul delicato e importante tema prima esposto, a salvaguardia del territorio comunale dal punto di vista economico, sociale , ambientale, e della “credibilità” delle istituzioni democratiche della Città e della trasparenza del loro operato. La richiesta per il rinnovo della concessione era stato fatto nel 2014 accorpando due concessioni trentennali effettuata dalla società Mariconsult spa con sede a Milano in qualità di procuratrice speciale della Transmediterranean Pipeline company LTD.