Si sono accampati con roulotte e camper, disposti con la cura meticolosa di un accampamento rom, con tanto di stendini, secchi e lenzuoli stesi al caldo sole del sud e lo hanno fatto in pieno centro, ovvero nel piazzale Giovan Battista Quinci di Mazara che segna l’inizio del lungomare Mazzini tanto rinomato e tanto pubblicizzato per il ripristino della spiaggia in città. Da poco infatti, analisi e controanalisi hanno assicurato che le acque del mare di una zona che fino a qualche tempo fa era fortemente inquinata dagli scarichi fognari, sono perfettamente balneabili, togliendo così ogni dubbio sulla loro totale salubrità e la cittadinanza è stata invitata ad usufruire di questa “spiaggia” che tanto evoca Cefalù e che anzi, ad essa, pare ispirarsi e che dovrebbe rappresentare un volano per il turismo.
Sono arrivate stamattina in redazione una serie di segnalazioni da parte di alcuni cittadini che hanno lamentato la presenza dell’accampamento dei rom proprio in un luogo simbolo di una città che vuole fare del turismo la propria vocazione, sia per il paesaggio naturale che per le bellezze di importanza storica che possiede. Tutte le segnalazioni giunte hanno in comune la speranza, (e l’auspicio) che si possa trovare ben presto una più idonea collocazione per i nomadi arrivati in città e spontaneamente piazzati a due passi dalla “nuova” spiaggia del lungomare