La notizia è oramai quasi ufficiale. Manca soltanto la firma del sindaco Alberto Di Girolamo che sancirà l’accordo con il museo Baglio Anselmi e poi il gioco è fatto. Nel corso della conferenza stampa del Marzo scorso avvenuta nella Sala delle conferenze del Baglio Anselmi, il direttore del polo museale di Trapani, architetto Luigi Biondo, aveva fatto cenno a una possibile riapertura dell’area archeologica e in quella occasione il vice presidente del consiglio comunale Arturo Galfano, a sua volta dipendente del museo e artefice di tante iniziative per promuovere la cultura e la protezione delle risorse artistiche del nostro territorio, si era impegnato per fare da tramite con l’amministrazione per potere accelerare i tempi sempre troppo lunghi, per cavilli o altri impedimenti. Ma si deve arrivare all’incontro dello scorso 1°luglio presso la Sala delle conferenze del Museo Archeologico Regionale Lilibeo di Marsala, nell’ambito della mostra “Vivere a Lilibeo” per avere la quasi certezza che i tempi sono oramai maturi, quando un partecipante alla conferenza, ha posto il quesito all’architetto Biondo, sollevando il problema della riapertura del Decumano, da sempre ventilata e sempre, di fatto, rimandata. Biondo ha colto l’occasione per dare una notizia sconosciuta ai più, ovvero che la riapertura del Parco Archeologico di città è davvero prossima. La sinergia prolifica fra i due grandi protagonisti in gioco in questo evento così importante per la città di Marsala sarà propedeutica al funzionamento del Parco stesso e alla sua organizzazione. E’ qui che entra in campo il Comune che si occuperà della pulizia del luogo e che dovrà garantire anche la sicurezza. Per questo, la cosa più semplice sembra il coinvolgimento della Protezione Civile di cui lo stesso sindaco è il primo responsabile. Il museo invece, metterà a disposizione l’area e quello che occorre per renderla fruibile ai visitatori. La protezione Civile, contattata in modo informale dall’architetto Luigi Biondo ha dato la propria disponibilità e aspetta l’apposizione della firma del sindaco per la convenzione fra le parti, convenzione a cui hanno lavorato il segretario generale del Comune Bernardo Triolo e lo stesso Arturo Galfano. Una volta apposta la firma sarà necessario l’avallo dell’Assessorato dei Beni culturali. Tutto è pronto dunque per potere riaprire una zona archeologica che ha la peculiarità di trovarsi in pieno centro, cosa inusuale in altre località storiche che sorgono a distanza dall’acropoli antica.