Era stato trovato in gravissime condizioni nel cuore della notte l’imprenditore quarantenne Michele Sanfilippo che si era lanciato ieri da Torre San Nicola con il proprio paracadute intorno alle 16 di ieri e che a seguito delle condizioni disperate è morto subito dopo. Quando, al tramonto, i familiari non lo hanno visto tornare, hanno chiamato i soccorsi. E’ stata allertata la centrale operativa della polizia di Stato e quella della Guardia costiera. Dapprima è stata trovata la cellula telefonica a cui si era agganciato il cellulare di Sanfilippo nei pressi di Porto Empedocle. L’uomo però non era lì e i poliziotti hanno letteralmente scandagliato l’intera area da Palma di Montechiaro a Porto Empedocle ad Agrigento. I militari della Guardia costiera hanno fatto lo stesso, con le motovedette e perfino con un elicottero. Sanfilippo è stato ritrovato in località Punta Pizzo Falcone, la montagna sovrastante a Torre San Carlo. Sembra verosimile, secondo i carabinieri, che una folata improvvisa possa aver fatto perdere, a Sanfilippo, il controllo del paracadute del parapendio. Il quarantenne sarebbe stato, dunque, scagliato contro il terreno. Michele Sanfilippo era sposato e padre di due bambini piccoli.