Sono state confermate dalla quarta sezione di appello di palermo le 11 condanne inflitte in primo grado dal gup Fernando Sestito per quanto riguarda gli arrestati dello scorso 19 novembre del 2014 nell’ ambito dell’operazione “Eden 2”. In quell’occasione finirono in carcere in 16, tutti accusati di associazione mafiosa e sopratutto di essere fiancheggiatori e sostenitori della latitanza del superlatitante Messina Denaro. Il gup Sistito nel dicembre del 2015 inflisse a Girolamo “Luca” Bellomo, marito di una nipote di Matteo Messina Denaro, e a Rosario Cacioppo di Castelvetrano, dieci anni e dieci mesi di carcere ciascuno. Le condanne confermate in appello sono state per Leonardo Cacioppo che dovrà scontare otto anni e nove mesi, Ruggero Battaglia a otto anni, Giuseppe Nicolaci e Salvatore Vitale a sei anni e otto mesi, Salvatore Marsiglia a sei anni, Salvatore Lo Piparo e Benito Morsicato a due anni, Marco Giordano a un anno e sei mesi e Giovanni Ligambi a un anno e due mesi. Giuseppe Fontana, di Castelvetrano, che era stato assolto in primo grado lo è stato anche in appello. Per quanto riguarda l’ex consigliere comunale di Castelvetrano Calogero Giambalvo, assolto in primo grado, sarà processato a parte dato che la sua posizione è stata stralciata. Per i fratelli Cacioppo c’è stato uno sconto di pena di due anni e per Bellomo, di dieci mesi.