Coordinare strategie comuni per incrementare le azioni di prevenzione e di controllo del territorio. A questo scopo si è riunito ieri ad Alcamo il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduto dal Prefetto, e al quale hanno preso parte tutti i rappresentanti delle forze di pubblica sicurezza, il Procuratore Aggiunto della Repubblica di Trapani ed il sindaco della cittadina.
Surdi ha sottolineato le difficoltà nell’Amministrazione di una città di circa cinquantamila abitanti, dopo un periodo di commissariamento durato un anno ed ha sottolineato le carenze di organico, soprattutto delle figure apicali, che hanno determinato l’affidamento di incarichi “ad interim” a diversi dirigenti, tra i quali anche il Segretario Generale.
In particolare, ha fatto riferimento alla grave carenza di approvvigionamento idrico determinato, anche, dall’assenza di una rete idrica nella zona costiera, peraltro non dotata neppure di rete fognaria, che ha reso necessaria l’adozione di un regolamento comunale, recentemente approvato, volto a controllare il sistema, che disciplina le modalità di distribuzione delle acque destinate al consumo umano, provenienti anche da pozzi di cui il Comune ha la disponibilità, attraverso autocisterne autorizzate ed in regola con i requisiti di legge stabiliti dal regolamento stesso. Con riferimento alla “movida” nel Centro storico, che determina qualche criticità, ha ringraziato i Rappresentanti territoriali delle Forze di Polizia per i puntuali interventi. Riguardo al fenomeno dell’abusivismo edilizio, molto diffuso nel territorio e del quale è in atto un’attenta ricognizione, rappresenta che è stato istituito un apposito Capitolo di bilancio, alimentato dai proventi delle sanzioni irrogate, da destinare alle demolizioni.
Il Segretario Generale integrando la relazione del Sindaco ha sottolineato, tra l’altro, che il Piano anticorruzione, in corso di rielaborazione, dovrà essere uno strumento di prevenzione reale oltre che un efficace strumento di controllo e di contrasto della “mala gestio”.
Nel corso del suo intervento, il Questore ha effettuato una compiuta analisi della situazione dell’ordine e della sicurezza pubblica nel territorio di Alcamo, definendo importante l’attività di prevenzione svolta con il concorso delle altre Forze di Polizia e della Polizia Municipale. Ha evidenziato un lieve incremento dei reati predatori, verificatisi comunque nel periodo invernale ai danni di abitazioni estive, lungo la zona costiera. Il Comandante Provinciale dei Carabinieri ha sottolineato come lo strumento della videosorveglianza può costituire un efficace ausilio e deterrente contro la criminalità comune, da realizzare secondo i criteri stabiliti dal Ministero dell’Interno. Il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza ha assicurato il supporto specifico nell’attività di ricognizione dell’abusivismo edilizio e di controllo delle attività commerciali e di autotrasporto. Il Dirigente della Sezione Operativa della D.I.A. ha rimarcato come l’attenzione, testimoniata da recenti operazioni di polizia, sia molto elevata ed efficace nei confronti della criminalità organizzata del territorio di Alcamo che, storicamente, costituisce una zona di raccordo tra la mafia palermitana e quella trapanese.
Il Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco ha sottolineato che quello di Alcamo costituisce un Distaccamento importante, con competenza su un territorio molto esteso e con personale molto motivato, che ha, tra l’altro, realizzato attività di formazione nelle scuole, molto apprezzate dai cittadini.
Il Procuratore della Repubblica di Trapani, effettuata una analitica disamina delle situazioni di maggiore criticità, si è soffermato sulla situazione della criminalità organizzata sul territorio, sulle problematiche connesse alla crisi idrica e, in particolare, sul fenomeno dell’abusivismo edilizio in un territorio, peraltro, bellissimo che è stato saccheggiato per tanti anni. Ha plaudito convintamente a queste utilissime occasioni di incontro e di confronto.
Il Prefetto ha apprezzato la puntualità e la non ritualità dell’approccio ai problemi, da parte di tutti i partecipanti ed ha ribadito che l’incontro, che deve avere un seguito periodico ed organico, conferma il valore di azioni sinergiche e integrate per la sicurezza tra le Istituzioni statali e Amministrazioni locali. Con riguardo al problema idrico, così come per la prevenzione degli incendi, ha disposto apposite riunioni tecniche in Prefettura tra le Istituzioni statali e quelle locali, con la partecipazione di tutti gli attori interessati. Nel richiamare la circolare diramata ai Sindaci in materia di impianti di videosorveglianza, ha chiesto di acquisire un progetto tecnico, da esaminare nell’ambito di un prossimo Comitato. In conclusione, ha disposto che apposite riunioni tecnico- operative, siano programmate con cadenza periodica, almeno mensile – in ambito locale – tra le Forze di Polizia territoriali e la Polizia Municipale, per esaminare particolari problematiche del territorio e attuazione con continuità e concretezza alle direttive del Comitato. In tale ambito dovranno essere programmati anche appositi servizi congiunti tra le Forze di Polizia e la Polizia locale.