domenica, Novembre 17, 2024
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Trapani, l’arrivo del commissario e il “nodo” consiglio comunale

Ore di attesa per conoscere il nome del Commissario che il Presidente della Regione, Rosario Crocetta, invierà al Comune per fare le veci di Sindaco e Giunta in attesa di nuove elezioni, dopo il nulla di fatto registratosi ieri al ballottaggio dove  l’unico candidato Piero Savona non è stato eletto per il mancato raggiungimento dei due quorum previsti per legge. Resta ancora da chiarire definitivamente la questione relativa all’insediamento dei consiglieri comunali ovvero se il Commissario svolgerà anche le funzioni del consiglio. Domani la commissione elettorale circoscrizionale dovrebbe formalizzare il risultato elettorale del ballottaggio e trasmettere gli atti alla Regione per il decreto di nomina del commissario.

Per quanto riguarda l’insediamento del consiglio comunale, oggi è intervenuto proprio lo stesso Crocetta spiegando che “soltanto la commissione elettorale può decidere sulla elezione del consiglio comunale”. Crocetta  ha fatto sapere di non essere d’accordo “con le valutazioni fatte da molti in questi giorni”, secondo cui la mancata elezione del sindaco, com’è il caso di Trapani, determini automaticamente la mancata elezione del consiglio comunale”. Pochi giorni addietro l’assessore regionale agli Enti Locali, Luisa Lantieri, si era invece espressa nel senso opposto, prospettando anche il commissariamento per il Consiglio comunale.  Per Crocetta la norma che prevede la proclamazione per i consiglieri dopo l’elezione del sindaco, “è una norma tecnica che deriva da ragioni legate all’attribuzione del premio di maggioranza per una parte residuale del consiglio. “E’ vero che la norma – continua Crocetta – non dice neppure di attribuire, in caso di mancata elezione del sindaco, tale premio di maggioranza, ma non fino al punto di negare l’elezione democratica dei consiglieri”. In questi casi, secondo il presidente della Regione, si deve procedere per analogie. O ripartendo i consiglieri sulla base dei risultati del primo turno o attribuendo il premio di coalizione – che si chiama così e non premio al sindaco – appunto alla coalizione del sindaco che comunque si è presentato alle elezioni”. Crocetta ha tenuto a specificare come si tratti della sua posizione politica, che non pretende certamente di avere alcun valore tecnico. Il governatore sul punto è stato chiaro: “non esistono organi politici che possano interpretare tali norme, chi lo ha fatto si è avventurato troppo oltre le competenze”. Per il presidente Crocetta “l’unico organismo che può decidere è la commissione elettorale e in caso di mancata decisione i tribunali amministrativi”.

Giuseppe Messineo

Intanto tra i nomi che circolano con insistenza come futuro commissario straordinario del Comune di Trapani, c’è quello di  Francesco Messineo, 71 anni, già docente di Diritto civile, in magistratura dal 1971. Messineo ha un curriculum lungo e variegato avendo ricoperto ruoli di vertice. Ha iniziato come pretore ad Alcamo, nel 1973 a Palermo è diventato sostituto procuratore. Dal 1977 al 1980 è stato giudice del tribunale di Caltanissetta e nel 1986 è diventato sostituto procuratore generale a Palermo. Dal 1989 al 1994 ha ricoperto il ruolo di capo della allora Procura della Repubblica presso la Pretura Circondariale di Caltanissetta e poi di procuratore di Termini Imerese. Nel maggio 2002 è tornato a Caltanissetta come Procuratore Capo presso il Tribunale, subentrando a Giovanni Tinebra. Dal 2006 Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Palermo e capo della Direzione distrettuale antimafia di Palermo, succedendo a Piero Grasso.

 

 

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