Sono state confermate dalla Cassazione le sentenze delle Corti d’appello di Caltanissetta e di Palermo che avevano condannato Vincenzo Parello, 56 anni, di Favara, alla pena di cinque anni di reclusione per associazione mafiosa e di sei anni per estorsione aggravata. Parello è ritenuto uno dei fedelissimi dell’ex numero di uno di Cosa Nostra Giuseppe Falsone ed era stato accusato da Maurizio Di Gati, collaboratore di giustizia ed ex capo della cosca mafiosa di Agrigento, di aver garantito il passaggio dei pizzini che consentirono a Giuseppe Falsone di diventare il capo di cosa nostra agrigentina. Parello era in combutta con le famiglie di Campofranco e Montedoro.