Nella sala conferenze del Monumento ai Mille in occasione del conferimento della cittadinanza onoraria al prefetto Tronca, erano presenti Autorità civili, militari e politiche in rappresentanza di Regione, Provincia e Comune. A cominciare dal prefetto di Trapani, dr. Giuseppe Priolo che, nel corso della cerimonia di conferimento della cittadinanza, ha avuto parole di elogio per l’iniziativa: “Una scelta che qualifica la Città di Marsala di cui ora fa parte un servitore dello Stato, qual è il collega Tronca”. Parole molte sentite, alla pari di quelle del sindaco Alberto Di Girolamo che ha scorso il prestigioso curriculum del prefetto Tronca, le cui origini sono siciliane (è nato a Palermo) e con nonno di Marsala. “Abbiamo l’onore di conferire la cittadinanza ad una personalità di elevate qualità umane, professionali e culturali – ha affermato il sindaco Di Girolamo. Un uomo delle Istituzioni che ha sempre svolto brillantemente le sue funzioni e che ricopre attualmente incarichi di notevole responsabilità”. La carriera del prefetto Tronca, in effetti, è costellata di impegnativi compiti istituzionali cui corrispondono altrettanti successi, con riconoscimenti che – tra gli altri – gli sono valsi l’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana e della Legion d’Honneur della Repubblica Francese. Docente alle Università di Roma e Pisa, Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del soccorso Pubblico e della Difesa Civile presso il Ministero dell’Interno (ben 4 Medaglie d’Oro e due d’Argento in quel periodo al Corpo da lui diretto), Prefetto di Milano (nella qualità, ha gestito nel 2014 gli eventi legati al Semestre di Presidenza italiana UE) e Commissario straordinario per la gestione di Roma Capitale, Tronca attualmente dirige la “Struttura di missione” istituita dal Ministero dell’Interno per la prevenzione e il contrasto delle infiltrazioni mafiose nei lavori di ricostruzione post-sisma. Presidente della Biblioteca Europea di informazione e cultura di Milano, lo scorso maggio ha altresì ricevuto all’Università di Catania il “Premio Legalità 2017”. La delicata e corposa attività istituzionale non hanno impedito al prefetto Francesco Paolo Tronca di coltivare la sua passione per la storia risorgimentale e di approfondire lo studio dell’epopea garibaldina (colleziona numerosi cimeli): sua la prolusione a Caprera per i 150 anni dell’Unità d’Italia. Si comprende quindi il suo attaccamento a Marsala, città simbolo del Risorgimento italiano, da cui si avviò il processo di unificazione della nostra Penisola. La sua biografia e l’impegno istituzionale, la moralità e la cultura del dr. Tronca – pertanto – sono alla base della motivazione del conferimento della “Cittadinanza Onoraria” da parte del sindaco Alberto Di Girolamo. Al termine della cerimonia protocollare, seguita da uno scambio di doni, il neocittadino Tronca ha voluto deporre una rosa bianca sulla tolda del Monumento che riporta i nomi dei 1089 garibaldini che si unirono al Generale.
“Dedico allo Stato questo riconoscimento. Alla Repubblica italiana che ha bisogno di uomini leali e onesti. Uomini delle Istituzioni, per i quali legalità e rispetto delle leggi sono paletti che affondano nella nostra Costituzione. L’Italia deve essere riconquistata in termini etici, con tutto quello che implica: privacy, tutela dei diritti, controlli, burocrazia… In tal senso, il lavoro svolto per l’Expò e Roma Capitale ha rappresentato tanto. Ci dice che dobbiamo cambiare passo, avere un approccio diverso sia a livello istituzionale che di comunità. In poche parole, siamo chiamati ad agire con più coraggio. Quello che ebbero i garibaldini che qui sbarcarono”. È uno dei passaggi del significativo intervento del Prefetto Francesco Paolo Tronca, subito dopo avere ricevuto la “Cittadinanza Onoraria” di Marsala dal sindaco Alberto Di Girolamo.