E’ stato eseguito ieri all’ospedale S. Antonio Abate di Trapani un prelievo di organi per trapianto, su una paziente di 38 anni, deceduta nel reparto di rianimazione, a cui sono stati prelevati il fegato e i due reni, trapiantati subito dopo a pazienti siciliani in lista d’attesa. Si tratta già del secondo intervento in circa un mese, dopo alcuni anni di pausa.
Tale attività è il frutto della collaborazione tra il commissario straordinario dell’ASP di Trapani Giovanni Bavetta, il Centro regionale Trapianti di Palermo diretto da Bruna Piazza, l’ISMETT di Palermo, e Antonio Cacciapuoti, responsabile del coordinamento locale Trapianti, coadiuvato dall’infermiere professionale Ivan Paesano.
Alle 13,23 del 17 giugno è stata accertata, dall’apposita Commissione medica istituita dalla sirezione sanitaria del S. Antobio Abate, la morte della paziente – deceduta a causa di una grave intossicazione accidentale – ed è iniziata l’attività di “mantenimento degli organi” effettuata dall’equipe medica e infermieristica del reparto di rianimazione del nosocomio, in attesa della conclusione dell’attività necessaria alla corretta allocazione degli organi. Tale attività è stata svolta, sotto la regia del Centro Regionale Trapianti di Palermo, grazie all’intervento dei reparti di cardiologia, laboratorio analisi, radiologia e centro trasfusionale del S. Antonio Abate.
Allertata l’equipe prelievi dell’ISMETT di Palermo, composta dai dirigenti medici Marco Turrisi, Pasquale Bonsignore e Barbieri Letizia, giunta con le attrezzature per conservare e trasportare gli organi, alle 10,00 di domenica è iniziato l’intervento, con il supporto dell’equipe infermieristica del complesso operatorio, che si è concluso alle 14,00.
La paziente non aveva espresso la dichiarazione di volontà in vita, ma è stata ottenuta l’autorizzazione dei figli della signora al prelievo.
L’assessore regionale alla Salute Baldo Gucciardi ha espresso la propria soddisfazione per questa ripresa dei prelievi di organo in provincia di Trapani, e ha ringraziato per questo Bavetta e Cacciapuoti e, loro tramite, tutto il personale sanitario coinvolto.
“Abbiamo trovato – ha detto Bavetta – nel Centro regionale trapianti e nell’Ismett la massima collaborazione per operare in grande sinergia con il nostro coordinamento locale e con tutte le equipe medico-infermieristiche del S’Antonio”.
“A breve distanza di tempo – ha commentato Bruna Piazza – un’altra donazione nell’ASP di Trapani. Credo che tutto questo sia emblematico delle grandi professionalità esistenti in quel presidio ospedaliero e della tenacia del coordinatore locale. Un plauso anche a tutte le professionalità coinvolte nelle attività di donazione dell’azienda e all’intero sistema regionale”.