Urge congresso del partito socialista per non farsi trovare impreparati alle regionali del prossimo Novembre. Con questo accorato appello il vice presidente vicario dell’ARS, Antonio Venturino, chiama a raccolta i socialisti, quelli rimasti, e li sprona a non mollare, a raccogliere le ultime forze per organizzarsi e ripartire dato che non sono possibili soste alla compagine socialista. “Come si è visto nelle elezioni di Trapani, l’alleanza dei socialisti con Forza Italia e Noi con Salvini a sostegno di D’Alì, è stata bocciata dagli elettori, nonostante qualche mese fa al congresso di Roma, avessi già duramente contestato questo accordo. Anche a Palermo, dove avevamo lanciato la volata alla ricandidatura di Orlando, le scelte hanno prodotto risultati sconfortanti”.
Miopia politica, di questo sarebbero affetti, secondo Venturino, il presidente del partito socialista Carlo Vizzini e Nino Oddo, responsabile delle politiche per il Sud della segreteria, i quali forse non avrebbero fatto ” nessun ragionamento sulle alleanze e sulle candidature, oppure, mancherebbe ad essi la mediazione e il raccordo politico da parte di un segretario delegittimato, anzi fantasma sarebbe meglio dire, come Giovanni Palillo”. Venturino si rammarica di un processo compiuto a metà, cosa che avrebbe impedito ai socialisti di tornare protagonisti nella politica regionale. Anche se, sempre secondo Venturino, tutto il centrosinistra mancherebbe di idee e proposte a causa soprattutto dell’assenza di scelte coraggiose. Oddo ha perso a Trapani scegliendo di allearsi con D’Alì ed ha perso a Erice sostenendo Nacci ed ha perso a Petrosino con D’Alberti. Una collezione di sconfitte forse dettata dall’impossibilità di non saper effettuare scelte diverse