Dopo la protesta di venditori e rigattieri davanti Palazzo D’Alì, l’incontro con l’amministrazione comunale per cercare di trovare una soluzione che consentisse di riaprire il mercato di via Cristoforo Colombo, chiuso da circa due mesi, prima per lavori di manutenzione e per poi perché gli operatori commerciali si erano rifiutati di costituire un’associazione che avrebbe dovuto stipulare l’accordo con una ditta specializzata per l’esecuzione della pulizia all’interno dello stesso mercato. In pochi, inoltre, avevano versato all’Ente le somme previste per poter usufruire dei banchetti di vendita, acque e luce all’interno dell’area, come previsto da regolamento.
Pare adesso che l’intesa tra le parti sia stata trovata, almeno secondo quanto fatto sapere in una nota dal Comune: “gli operatori- si legge- hanno mostrato un atteggiamento propositivo e ragionevole, rendendosi, infatti, disponibili ad affrontare quegli adempimenti amministrativi ed economici richiesti e che consentono loro di regolarizzare la propria posizione lavorativa, avendo così pieno titolo all’esercizio di una attività economica importante al servizio dei cittadini”.
Pertanto, è stato deciso che appena gli operatori della pesca avranno completato la documentazione a supporto, richiesta dal Comune, sarà immediatamente aperto il mercato ittico di Via Cristoforo Colombo. Per ciò che concerne le pulizie dell’area, è stato concordato di dare quindici giorni agli operatori, a partire dall’apertura del mercato, per presentare all’Amministrazione comunale un regolare contratto di affidamento del servizio di pulizia; nelle more sarà il Comune a svolgere tale incombenza, garantendo le idonee condizioni di igiene del mercato.
“Ritengo doveroso esprimere un particolare apprezzamento – ha dichiarato il Sindaco Vito Damiano – agli operatori della pesca, che hanno mostrato un forte senso di responsabilità, comprendendo, peraltro, il desiderio e la determinazione dell’Amministrazione comunale di riaprire il mercato ittico, con l’intendimento di renderlo un elemento di vanto per la città di Trapani e, al contempo, per garantire lo svolgimento di un’attività che fa parte della tradizione marinara trapanese. Mi auguro che tali operatori possano continuare in futuro a svolgere il loro lavoro in condizioni di decoro e di rispetto delle norme”.
Molti i disagi creati dalla chiusura del mercato, con i venditori costretti a svolgere la propria attività nelle strade e nella piazza limitrofa, in barba alle norme ingieniche. Alcuni sono stati anche multati dalla polizia municipale.