La banda di truffatori che è stata sgominata dai carabinieri di Licata truffava con false vendite su siti web l’ ignara clientela che pagava senza mai ricevere a casa la merce acquistata. L’operazione che è stata denominata “pacchi.it” ha consentito di arrestare una persona e costringere altre sei all’obbligo di dimora. L’indagine è coordinata dal Pm Alessandro Macaluso, oggi trasferito in altra sede, mentre le misure cautelari sono state chieste dal sostituto procuratore Federico Panichi e firmate dal gip Alfonso Malato. Agli arresti domiciliari è finito Cristofaro Famà, 34 anni di Licata, con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alle truffe aggravate commesse su siti web di acquisti on line. La banda era specializzata nel pubblicare foto online di auto e moto appartenenti ad altre persone ignare di questo raggiro per poi venderle a prezzi scontati. Dopo si sarebbero fatti versare del denaro su alcune postepay da distruggere dopo il prelievo del denaro. In vendita oltre alle auto anche cani, gatti e un pappagallo. I truffatori avrebbero anche cercato di vendere una roulotte per 1.500 euro a un terremotato di Amatrice ma per fortuna non si è concluso l'”affare”.