L’eccezionale scoperta di un affresco nell’intercapedine di una parete a ridosso di un altare nell’ipogeo del santuario della Santa Patrona di Marsala avvenuta lo scorso marzo, ha attirato l’interesse della stampa e dei cittadini e premesso la propedeutica attenzione alla valorizzazione di un luogo sacro molto importante per la Storia della città di Marsala. Le premesse per la valorizzazione di un sito archeologico che attira sia fedeli che turisti ci sono tutte ed è per questo che io Arturo Galfano, in qualità di vicepresidente del consiglio comunale di Marsala, coinvolto nel legittimo entusiasmo della scoperta dal gruppo speleologico “Lilibeo sotterranea” e da don Giacomo Putaggio, rettore del Santuario della Madonna della Cava, con vivo compiacimento annuncio l’impegno e il sostegno economico da parte delle Cantine Paolini, eccellenza imprenditoriale del nostro territorio che ha accolto e recepito fin da subito l’importanza di questa scoperta e che ha messo a disposizione la cifra necessaria alle prime tappe di recupero dell’antico affresco. Fin da subito, avvisato dell’eccezionale ritrovamento mi ero immediatamente attivato in sede di Consiglio comunale con la predisposizione di un atto di indirizzo inviato alla Commissione alla Cultura ed avevo anche chiesto a volenterosi imprenditori di sostenere le ulteriori ricerche sotterranee nell’ipogeo della Madonna della Cava. La risposta positiva e l’adesione delle Cantine Paolini concretizza le legittime aspettative mie e degli esperti che eseguiranno il recupero dello storico reperto.
Perché siano resi possibili i necessari lavori per scoprire l’affresco tuttora celato dalla parete dell’altare minore a sinistra e l’eventuale restauro e ripristino dell’opera risalente all’Anno del Signore 1536, il presidente delle cantine Paolini Gaspare Baiata, ha messo a disposizione la cifra di dieci mila euro. È questo un esempio di illuminata collaborazione e sensibilità di un imprenditore privato che contribuisce alla rinascita culturale di una comunità che nella scoperta e nella valorizzazione della bellezza del suo passato può rinascere. Marsala non è nuova a questo genere di “miracoli” e questa scoperta avvenuta quasi a ridosso del cinquecentenario del ritrovamento della statuetta della Madonna della Cava nell’ ipogeo del Santuario di via XIX Luglio ad opera del padre agostiniano Leonardo Savina che la portò alla luce in data 19 gennaio 1518, è un messaggio di forza e di speranza per la città.