Installata su una banchina del lungomare tunisino tra Nabeul e Hammamet l’opera “Mare Nostrum” dell’architetto italiano Girolamo Palmizi. Si tratta di un pilastro scultura che lui stesso definisce “Un vivo messaggio di pace e di dialogo tra la Sicilia e la Tunisia”, installato qualche settimana fa a seguito della presentazione del suo progetto al Festival Internazionale delle Arti Mediterranee di Hammamet. La sua opera gemella si trova proprio a Petrosino, al Biscione, e nel 2015 ha vinto il premio internazionale “Art’s Oasis”.
L’idea di Palmizi è stata quella di realizzare un ponte virtuale tra la Sicilia e la Tunisia, lanciando un forte messaggio di dialogo e amicizia, di pace e di speranza per questo nostro mare, oggi pieno di conflitti e atrocità. I due pilastri scultura ora si guardano a distanza, ma restano uniti da un unico messaggio: “Che questo mare nostro – sostiene l’architetto Palmizi -, di noi tutti che vi abitiamo intorno, possa ritornare ad essere come più volte è stato nel passato un mare che unisce, un luogo di incontro e di civiltà”.