105 mila euro. E’ la somma che Ettore Morace avrebbe pagato per la ristrutturazione della abitazione, di un B&B e della casa della suocera, in piazza Lucatelli, di Mimmo Fazio. Le nuove accuse sono contenute nell’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari notificata anche all’armatore e all’ex presidente del Cga, Raffaele De Lipsis. Si tratta di uno stralcio dell’inchiesta che la Procura di Palermo ha trasmesso per competenza a Trapani. I carabinieri, lo scorso 19 maggio durante la perquisizione a casa di Fazio, hanno trovato alcune fatture per lavori edili, rilasciate da imprese e artigiani alla Liberty Lines dei Morace, ma gli immobili interessati dagli interventi sarebbero stati appunto di Fazio e della suocera.
Lavori di rifacimento del bagno, degli impianti elettrici, dei serramenti e dei balconi pericolanti. I titolari delle imprese, sentiti dai militari, avrebbero confermato che fu Fazio a dare l’indicazione di fatturare alla Liberty Lines.
Secondo il procuratore aggiunto Ambrogio Cartosio e il sostituto Franco Belvisi, altro non sarebbero che “prebende assicurate all’onorevole” per farsi portavoce delle esigenze di Morace presso le istituzioni regionali.
Fazio si sarebbe giustificato dicendo che si trattava di un compenso per la consulenza svolta da lui a Morace proprio nella vertenza con la Regione Siciliana per la vicenda dei trasporti marittimi.
Questa nuova accusa nei confronti dell’ex sindaco di Trapani, va ad aggiungersi a quelle relative ad assunzione di personale presso la compagnia dell’armatore, all’utilizzo di una Mercedes messa a disposizione dai Morace, ai fondi per la campagna elettorale in corso, 10 mila euro- spesa legata alla stampa di materiale elettorale- oltre che ai biglietti omaggio per lo stadio e gli aliscafi