La seduta del Consiglio Comunale dello scorso 30 maggio è iniziata male ed è finita ancora peggio. La seduta si è chiusa per assenza dell’amministrazione comunale che da tempo continua a disertare gli incontri di palazzo VII aprile, e se qualcuno della giunta è presente lo si deve al fatto che è stato chiamato più volte a presenziare. All’ordine del giorno della seduta era la discussione sui “debiti fuori bilancio”, già aperta precedentemente ma non è stato possibile portarla a compimento perché quasi subito si sono riscaldati gli animi a causa dell’assenza in aula dell’assenza o della “mancata presenza” del sindaco e della giunta comunale. Quasi tutti i consiglieri presenti sono intervenuti sul tema, ovvero hanno commentato l’assenza della parte politica importante e necessaria per discutere e semmai risolvere i problemi che attanagliano la città. Senza il confronto e lo “scontro” politico di entrambe le parti, giunta da un lato e consiglio dall’altra, non possono essere prese decisioni nè apportate migliorie di cui si avvantaggerebbe tutta la comunità. In segno di dissenso il consigliere Walter Alagna ha abbandonato la seduta per protestare contro l’assenza appunto dell’amministrazione che ha snobbato la seduta. L’amara dichiarazione del presidente del consiglio comunale, Enzo Sturiano, riassume lo stato d’animo ma anche l’empasse politico di una città bloccata e ostaggio di giochini politici che la danneggiano.
«Ancora una volta la seduta di Consiglio comunale è stata praticamente improduttiva a causa dell’assenza dell’Amministrazione Comunale. Con grande amarezza ho potuto constatare che, nonostante ci fossero atti deliberativi assai importanti per la città, né il sindaco né un solo assessore hanno preso parte ai lavori. Ritengo doveroso a questo punto affermare che sia indispensabile un confronto tra il Consiglio Comunale e la Giunta. Continuando così infatti l’Amministrazione Comunale non può far altro che arrecare ulteriori danni alla città, oltre quelli prodotti da due anni a questa parte. Se qualcuno infatti pensa che si può continuare ad amministrare Marsala in questa maniera, rispondo che la pazienza ha un limite e la città ha tante aspettative a cui, oggi, non siamo stati in grado di dare le dovute risposte. Pertanto, se alcuni amministratori ritengono di poter continuare senza una progettualità condivisa dalle forze politiche, rispondo che l’unica soluzione è quella di chiedere scusa ai cittadini e andarcene tutti a casa!».
L’assenza del sindaco e degli assessori è stata infatti oggetto degli interventi di quasi tutti i consiglieri presenti, con Walter Alagna che ha pure abbandonato i lavori in segno di protesta verso l’amministrazione comunale che a suo dire diserta i lavori d’Aula sistematicamente. Accantonati gli atti che dovevano essere trattati e specificatamente il punto dieci e il punto undici sui quali gli uffici competenti avevano fatto pervenire i chiarimenti richiesti dall’Aula, la seduta è stata chiusa non senza ulteriori polemiche, dal presidente Enzo Sturiano.
Proprio il numero uno di Sala delle Lapidi ha poi diffuso un documento durissimo sull’argomento. Addirittura Sturiano propone di chiedere scusa alla città e di staccare la spina con una sorta di dimissioni di massa. “Ancora una volta la seduta di Consiglio comunale è stata praticamente improduttiva a causa dell’assenza dell’amministrazione guidata da Alberto Di Girolamo– scrive in una nota ufficiale il presidente del Consiglio comunale -. Con grande amarezza ho potuto constatare che, nonostante ci fossero atti deliberativi assai importanti per la città, né il sindaco né un solo assessore hanno preso parte ai lavori. Ritengo doveroso a questo punto affermare che sia indispensabile un confronto tra il Consiglio comunale e la giunta. Continuando così infatti l’amministrazione comunale non può far altro che arrecare ulteriori danni alla città, oltre quelli prodotti da due anni a questa parte. Se qualcuno infatti pensa che si può continuare ad amministrare Marsala in questa maniera, rispondo che la pazienza ha un limite e la città ha tante aspettative a cui, oggi, non siamo stati in grado di dare le dovute risposte. Pertanto, se alcuni amministratori ritengono di poter continuare senza una progettualità condivisa dalle forze politiche, rispondo che l’unica soluzione è quella di chiedere scusa ai cittadini e andarcene tutti a casa”.