I carabinieri del NAS di Palermo, dopo le indagini coordinate dalla Procura di Marsala (TP) su un centro medico di riabilitazione accreditato e contrattualizzato con l’Asp di Trapani, hanno eseguito su ordine del gip due misure cautelari personali di divieto di dimora ed altrettante misure cautelari del divieto di esercitare attività imprenditoriali e uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese per il periodo di un anno, nei confronti di R. C. e C.G. rispettivamente amministratore unico del centro medico e direttore sanitario. Sono accusati di truffa al servizio sanitario. Le notifiche dei provvedimenti sono avvenute il 18 maggio scorso e rese note oggi. Sono stati sequestrati preventivamente somme di denaro e beni patrimoniali sino alla concorrenza del valore della truffa, quantificata in circa 440 mila euro.
« Il G.I.P.- si legge in una nota inviata alla stampa dal Comando Provinciale dei Carabinieri- ha accolto le richieste della Procura della Repubblica di Marsala che ha ravvisato, a carico dei predetti, la truffa aggravata in danno del SSN poiché l’indagine ha fatto emergere come, nel periodo preso in esame (2014-2015), talune prestazioni fisioterapiche eseguite dal Centro medico in regime di convenzione con il S.S.N., venissero rese arbitrariamente nei confronti di 106 pazienti affetti da gravi patologie neurologiche (tetraplegici, paraplegici, emiplegici, ecc.), presso i rispettivi domicili e non in regime ambulatoriale, peraltro da personale non qualificato, in quanto in possesso di diploma di massofisioterapista e non della prevista laurea di fisioterapista, in spregio alle esigenze terapeutiche e di salute degli stessi assistiti, al fine di trarne un costante, considerevole ed ingiusto guadagno. Tale condotta ha rilevato scarsa qualità nelle prestazioni e “inappropriatezza” dell’assistenza medica di riabilitazione, nonché comportamenti opportunistici, messi in atto dalla stessa struttura sanitaria, per avere attestato ed indotto in errore la P.A. circa le prestazioni effettivamente rese» .