In due distinte note, UDI e PSI intervengono sulla designazione degli assessori da parte dei candidati sindaci alle amministrative di Trapani ed Erice concordando su un aspetto: la scelta di inserire le donne in giunta viene fatta per rispettare la legge, la politica è ancora molto al maschile. Non è, in sostanza, avvenuto un cambiamento culturale nelle Istituzioni.
Di seguito le note inviate dalla referente dell’Udi di Trapani, Valentina Colli, e dalla segreteria provinciale del PSI.
«Apprendiamo delle designazioni dei primi assessori per i candidati sindaco di Trapani ed Erice. Constatiamo che tutte le designazioni rispettano la norma che prevede il 40% di donne nelle giunte, che ci sembra già un passo avanti rispetto alle attuali condizioni dell’Amministrazione trapanese. Rendiamo nota la puntualizzazione che ci perviene da Daniela Toscano e Piero Savona che si impegnano a nominare almeno un’altra donna al completamento della loro squadra assessoriale, come già dichiarato pubblicamente nelle loro intenzioni. Dobbiamo altresì constatare che le scelte in tal senso, da parte di tutti i candidati, avvengono nella “preoccupazione” di rispettare una norma – che diventa forma di tutela alzando l’asticella delle quote – piuttosto che rivendicare una cultura realmente paritaria ed attuare una democrazia duale. Diversamente, quando un’azione politica punterà davvero al rialzo – superando le norme e tramutandole in una cultura compiuta – si produrranno quella dialettica e quei cambiamenti attuabili attraverso due visioni del mondo e una comune responsabilità verso il futuro ». Valentina Colli – UDI Trapani
« Pur rispettando la norma che prevede, per i Comuni con popolazione superiore ai 3.000 abitanti, che «nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura inferiore al 40%», i candidati sindaci si sono limitati ad un mero calcolo numerico che svilisce il significato stesso della legge. E’ difficile accettare che lo sforzo necessario a conseguire un riequilibrio tra i sessi nelle Istituzioni si attesti tendenzialmente al ribasso. E’ triste dover ammettere che nonostante la passione e l’impegno, gli uomini continuino a considerarci “qualcuno a cui cedere il posto” . Siamo ancora lontani dalla parità di genere nella maggior parte dei settori della vita pubblica; la strada è irta di ostacoli e sarà necessario ancora tanto lavoro, dentro e fuori le Istituzioni, per la costruzione di una nuova cultura politica. Siamo certe che un reale cambiamento delle regole della politica potrà avvenire innanzitutto se a rappresentare i bisogni femminili saranno le donne. In democrazia, infatti, il potere «è fatto anche di numeri e presenze» e la nostra è una democrazia rappresentativa che implica la necessità di più donne nei luoghi della politica. Il PSI in provincia di Trapani, essendo ormai da diversi anni un partito a trazione femminile, è stato sicuramente un precursore del principio delle pari opportunità, senza nessuna imposizione da parte di alcuna norma ».
La segretaria provinciale Vita Barbera
La responsabile del Coordinamento donne, Yvonne Vento