Un romanzo giallo inquietante e misterioso, sul cui sfondo di staglia il programma radiofonico quotidiano di successo del quale il protagonista, Max Ferrari, è lo storico conduttore.
Una vicenda raccontata come fosse in presa diretta, quella che anima le pagine di “Fuori dal Coro”, l’ultimo libro di Aldo Forbice, edito da Dario Flaccovio, che si presenta alle 17 di giovedì 18 maggio al Caffè del Teatro Massimo.
Una lettura avvincente, intrisa dei dibattiti promossi dalla trasmissione, con campagne umanitarie (contro la pena di morte, la tortura, la violenza sulle donne e i bambini) che coinvolgono milioni di ascoltatori e di cittadini.
Aldo Forbice ha condotto per oltre diciotto anni il popolare programma Zapping di Rai Radio 1. Insieme a lui, giovedì 18 maggio, ci saranno il giornalista Giovanni Pepi, la critica letteraria Eleonora Chiavetta e il critico letterario Aldo Gerbino. Ingresso libero.
IL ROMANZO
Il giornalista Max Ferrari, storico conduttore di un programma radiofonico, s’imbatte nello strano suicidio di una donna, Sofia Chiti, moglie di un noto architetto. Affiancato, nel bene e nel male, da Giulia, la sorella di Sofia, e da Alessia, una collaboratrice dell’architetto, Max si ritrova coinvolto nel groviglio di relazioni, silenzi, bugie e segreti che circondano il caso. E finisce persino per collaborare con l’ispettore di polizia che apre un’inchiesta su quella morte sempre più misteriosa. Nel frattempo, il giornalista è attivamente alla guida della propria trasmissione, “La Ribalta”, e lancia campagne umanitarie contro la pena di morte, la tortura, la violenza sulle donne e i bambini in vari Paesi del mondo.
Questo romanzo anomalo – che include anche incursioni nella saggistica e nella poesia – non è autobiografico, come si potrebbe pensare, visto che l’autore ha condotto per oltre diciotto anni il popolare programma Zapping di Radio 1 Rai. Ogni scrittore, però, lascia sempre nei suoi testi tracce anche profonde delle proprie esperienze personali e professionali. Quella di Aldo Forbice è, in ogni caso, una voce fuori dal coro, appunto, non omologata e lontana dalle ideologie di comodo.