Il termine da un primo timido esame potrebbe derivare da “all’affannato” pronunciato in modo concitato a mo di “pigghialu…pigghialu” per mettere in guardia gli astanti circa la presenza di soggetto pericoloso, dedito a scorrerie culinarie. Ma più approfonditamente è colui, che trovandosi in una situazione conviviale tipo un matrimonio una ricorrenza un evento gastronomico, riesca ad ottenere il massimo beneficio con il minimo sforzo, attraverso una posizione di prestigio possibilmente conquistata ad ammuttuni, quale possa essere la prima fila, ad ammanigghiare le portate che via via vengono offerte agli invitati, riuscendo a mangiare a quattro palmenti appurpiannusi quindi tutto quanto si trova a portata di mano pensando “tantu è aggratis”.
Renato Castagnetta