Le note erano quelle del jazz del musicista originario di Salaparuta: Nick La Rocca. Racconti che affascinano, instancabili per le orecchie di chi ascolta, che ci portano indietro nel tempo e ci fanno fantasticare sull’epoca del sogno americano; sono le storie dei nostri immigrati, quando, a flotte, gli italiani lasciavano la propria terra per una scommessa di vita migliore, alimentata da chi li aveva preceduti e in quell’avventura incognita, chiamata America, aveva fatto fortuna. Oggi scopriamo interi quartieri popolati da italiani, organizzati come colonie; attività commerciali che mettono in evidenza le proprie origini attraverso cognomi che sanciscono legami che non si dissolveranno mai. Fra le tante storie, alcune anche molto note, c’è quella di una famiglia siciliana proveniente da Salaparuta. Girolamo, il papà, era un ciabattino appassionato di musica che faceva parte della band del paese. Quando decise di trasferirsi in America, nel 1876, portò con se lo strumento che suonava. Girolamo La Rocca non avrebbe mai potuto immaginare che questa sua volontà avrebbe segnato la storia della musica, perché suo figlio James Dominick, attraverso quello strumento che suonava di nascosto a Crescent City, inventò il jazz. A ripercorrere la storia fantastica del musicista è stato Renzo Arbore nel suo doc-film “Da Palermo a New Orleans e fu subito jazz”, nel quale riprende le dichiarazioni tratte dall’autobiografia di Louis Armstrong, a proposito della nascita della prima orchestra jazz. Le prime composizioni musicali del giovane Nick sono “dedicate” alla cassiera del teatro vicino casa. Solo nel 1916 il giovane musicista di origini siciliane entra a far parte del gruppo di Johnny Stein, che in seguito divenne la famosissima Original Dixieland Jass Band, che prese poi il nome di Original Dixieland Jazz Band, di cui divenne il leader. Ed è proprio con la Original Dixieland Jass Band che nel 26 febbraio del 1917, esattamente un secolo fa, Nick La Rocca e la sua band incidono per la RCA Virgin il primo vinile della storia del Jazz, intitolato Livery Stable Blues, che in poco tempo riuscì a vendere un milione e mezzo di copie. Un vinile destinato a sancire per sempre la strana ed avvincente “vicinanza” tra il jazz e la Sicilia. Nel 1919 la Original Dixieland Jazz Band si esibì a Londra come orchestra ufficiale della Victory Ball per festeggiare al Savoy Hotel la firma del Trattato di Versailles, che pose fine alla prima guerra mondiale. La breve ma intensa storia della Original Dixieland Jazz Band si chiude nel 1925 quando La Rocca decide di sciogliere la band. Ma fu il fautore di un genere musicale, cui altri siciliani diedero impulso; come ad esempio un suo concittadino, Louis Prima. Insomma, una paternità poco conosciuta quella dei siciliani per la musica jazz, ma del tutto ignota era la realizzazione del primo vinile per mano siciliana.
A.L.