Un lungo viaggio umanitario per portare aiuto alle popolazioni che vivono in stato di povertà e senza assistenza sanitaria in Madagascar. Un luogo dove non ci sono strade e perciò l’unico modo per poter arrivare è il mare. Elpis, salpata nei giorni dal porto di Trapani, è una nave attrezzata di sala operatoria, laboratorio di analisi e farmacia, utile per muoversi liberamente lungo le coste africane fin lungo i fiumi del Madagascar .
Il natante- che in principio era un peschereccio in disarmo- circumnavigherà le coste africane, lungo le direttrici atlantiche. Durante il viaggio verranno effettuate diverse soste operative in molti paesi africani con i quali sono state avviate trattative ed accordi di cooperazione umanitaria, e verso i quali verrà effettuata gratuitamente attività sanitaria plurispecialistica e di formazione, ad opera del personale sanitario cooperante in regime di volontariato. I paesi ospitanti forniranno appoggio logistico alla Nave durante le soste operative.
La prima tappa è prevista in Senegal, all’interno del fiume Casamance, dove la Nave sosterà per un mese, effettuando la sua missione a favore delle popolazioni della città di Zinguichor e dei tanti villaggi di pescatori che si trovano nelle limitrofe zone disagiate e molto lontane da qualunque struttura ospedaliera. Poi è previsto in trasferimento in Costa d’Avorio, Angola e così via fino al Madagascar. «Il progetto nave-ospedale, chiamato Elpis in onore alla Dea greca della Speranza- spiega l’ideatore il dott. Giancarlo Ungaro-, nasce anche dalla volontà di portare immediati aiuti sanitari, sociali ed umanitari a tutte le popolazioni colpite da catastrofi naturali, sempre più frequenti e violente».