Irregolarità igienico-sanitarie. E’ quanto riscontrato dal personale della Guardia Costiera che ha passato al setaccio alcune strutture del territorio masalese dedite alla commercializzazione al dettaglio e all’ingrosso di prodotti ittici. I controlli sono stati eseguiti assieme a personale del locale Distretto veterinario dell’Azienda sanitaria provinciale.
In particolare, secondo il resoconto della Guardia costiera del capoluogo, presso un noto stabilimento, riconosciuto ai sensi della normativa CE ed autorizzato al deposito ed al magazzinaggio in regime di freddo dei prodotti della pesca, è stata scoperta la collocazione abusiva, in un locale attiguo all’attività commerciale, di una cella-frigo industriale di grosse dimensioni dove era stoccata un’ingente quantità di prodotti ittici di variegata specie. Dai riscontri documentali, svolti contestualmente alla pesatura delle derrate alimentari rinvenute, i Nuclei ispettivi hanno potuto stabilire che 3070 chili di pesce risultava essere privo della prevista documentazione obbligatoria per la tracciabilità, e pertanto, è stato sottoposto a sequestro amministrativo finalizzato alla successiva distruzione. Altri 3176 chili, sebbene tracciati, essendo detenuti all’interno di cella frigo priva di autorizzazione sanitaria, sono stati sottoposti a sequestro cautelativo sanitario dal Dipartimento di prevenzione veterinaria. Nel corso del controllo sono state, inoltre, elevate sanzioni amministrative per 4.500 euro.