L’unica cosa certa, dopo la sconfitta rimediata a Cassano Irpino contro l’Acca Montella, è che la Sigel non sarà, nelle prossime due giornate, più padrona del proprio destino. Appare chiaro che non basterà, alle azzurre, vincere le ultime due gare della regular season per approdare agli spareggi promozione. Visto che il distacco dalla zona play-off potrebbe non essere colmato se non per le disgrazie altrui. Bisognerà insomma sperare in una serie di risultati favorevoli che possano “azzoppare” qualche altra pretendente e favorire la Sigel. Non sono molte le possibilità che ciò ormai accada, ma sperar non costa nulla. E allora non si dovrà perdere la concentrazione necessaria per ottenere il massimo dalle prossime due sfide: quella interna contro Altino e quella di Scafati. La gara di ieri è stata senz’altro condizionata dal primo set, offerto alle avversarie su un piatto d’argento. Ma che ha consentito alle azzurre di carburare, tanto da ripagare le irpine con la stessa moneta nella seconda frazione (può far poco testo il tentativo di rimonta della squadra di casa, che ha sensibilmente colmato il divario). La partita, dopo il botta e risposta dei primi due set, si è svolta pressoché alla pari nella terza e nella quarta frazione. Dove il risultato è stato determinato anche da episodi, oltre che da una maggior pressione delle padrone di casa. Che d’altronde, giocando davanti al pubblico amico, un certo vantaggio dovevano pur averlo. Peccato. Perché almeno il tie-break, a un certo punto, sembrava dietro l’angolo. E un punto in più o in meno in graduatoria avrebbe alla fine potuto anche far comodo, inquadrato in quell’ottica cui accennavamo all’inizio. Sigel in campo con solito sestetto – Trabucchi, Centi, Macedo, Marcone, Scirè, M’bra opposto e Agostino libero. Coach Guadalupi risponde con Saveriano in palleggio, Diomede e Piscopo centrali, Ventura e Boccia di banda, Mauriello opposto e Giacomel nel ruolo di libero. La partenza delle giallonere è bruciante: dopo un fragile equilibrio iniziale, le irpine prendono il largo (8-3 al primo time-out tecnico). Nonostante la Scirè provi a mantenere a galla la propria squadra realizzando punti preziosi, il distacco va crescendo in maniera esponenziale. Il 16-9 del secondo time-out tecnico è l’anticamera del successo per l’Acca Montella. Che giunge al traguardo controllando gli ultimi palpiti azzurri, con Angelita Centi e Gloria Trabucchi che cercano di mantenere a galla la navicella realizzando nel finale, prima che il muro giallonero stronchi le velleità della M’bra. Realizzando il punto del 25-13. Le irpine però s’illudono forse troppo presto d’avere la gara in pugno. La Sigel reagisce bene, anzi benissimo. E inverte, sin dall’inizio del secondo set, l’inerzia del match. Proprio Joelle M’bra, facendo il bello e il cattivo tempo, riesce a innestare la marcia e offrire alla propria squadra la forza per risalire la china. I tre punti di vantaggio, accumulati al primo time-out tecnico (5-8), diventano così decisivi. La Sigel prende il largo, frantumando tutte le certezze avversarie. Scirè e, appunto, M’bra, diventano irresistibili. Poi sul 13-22 le azzurre hanno un momento d’appannamento, forse appagate e certe del successo. Consentendo alle irpine di “provarci”. Ma una veloce di capitan Macedo prima e un’altra conclusione di Joelle M’bra mettono le cose a posto. Dopo che le padrone di casa avevano ridotto lo svantaggio a soli tre punti (21-24). Il terzo e quarto set, come detto, si dipanano nel segno dell’equilibrio. E, nel complesso, nonostante i 25 punti finali della M’bra (top scorer del match), risulterà alla fine decisiva la prova maiuscola di Alessandra Ventura. Che, supportata dalla costanza della Diomede, prende letteralmente per mano la propria squadra e la trascina fino al successo. Nonostante alcuni recuperi miracolosi del libero azzurro Silvia Agostino. La terza frazione, con la Sigel che si regge sulla regolarità di Angelita Centi e sulla crescita di Benny Marcone, vede l’equilibrio schiodarsi dopo il secondo time-out tecnico (16-15), proprio con la Ventura che realizza tre punti decisivi, fino al disarmante 21-17. E si conclude con un errore in servizio della Sigel, che però resta solo un particolare visto che il vantaggio irpino era ormai propedeutico al successo (25-19). Ancor più equilibrata la quarta frazione, che diventa un testa a testa proprio fra le due protagoniste del match: Joelle M’bra e Alessandra Ventura fanno a gara a realizzare punti importanti. L’atleta giallonera però non sbaglia praticamente nulla. Ci pensa Benny Marcone a stringere i tempi, mettendo a terra palloni che in altre situazioni avrebbero potuto essere decisivi. Alla fine ha però la meglio la miglior freddezza delle atlete dell’Acca Montella. Dopo il secondo time-out tecnico (16-15) entra in campo Federica Foscari, poi anche Michela Buiatti. La gara volge alla fine: ci provano comunque le azzurre ad agguantare il tie-break. Ci provano fino alle ultime battute, quando Chiara Scirè realizza due punti ai quali aggrapparsi per sperare. Ma il destino della partita è segnato: il 25-22 finale lascia molti rimpianti. È mancato un pizzico di qualcosa. Questa gara diventa così l’emblema di un torneo in cui quel “pizzico” resterà il più grande rimpianto. Ma pazienza: il solito, vecchio adagio stavolta recita “finché c’è vita c’è speranza”. E non sparateci addosso per quest’ultima considerazione. Incrociate soltanto le dita.
Acca Montella – Sigel Marsala Volley 3-1 (25-13/21-25/25-19/25-22)
Acca Montella: Negro, Ventura 18, Boccia 9, Mauriello 13, Piscopo 14, Diomede 12, Maffei, Devetag, Granese, Giacomel (L), Saveriano 2, Zonta, Cione – ll. Dino Guadalupi
Sigel Marsala Volley: Trabucchi 1, Centi 4, Scirè 13, Macedo 5, M’bra 25, Foscari, Biccheri, Marcone 8, Giuliani, Buiatti, Agostino L) – All.Ciccio Campisi
Arbitri: Antonio Capolongo, Emilio Sabia