“Repressione e prevenzione delle truffe finanziarie ai danni degli anziani”. E’ questo il tema dell’incontro che lo Spi e la Fisac Cgil di Trapani terranno domani, con inizio alle 10, all’Hotel Vittoria a Trapani.
Nel corso dei lavori, a cui parteciperanno Alessandro Gallo e Francesca Artista della Fisac Cgil Sicilia, Donatella Massa della segreteria dello Spi Cgil Sicilia e Franco Colomba segretario d’organizzazione della Cgil di Trapani, si parlerà anche della sottoscrizione del protocollo di intesa tra il Ministero dell’Interno e l’ABI per la prevenzione delle truffe di natura finanziaria agli anziani e alle persone dotate di bassa educazione finanziaria.
“Al prefetto di Trapani – dicono i segretari provinciali dello Spi Cgil di Trapani Antonella Granello e della Fisac Cgil Antonello Incagnone – abbiamo chiesto
se, come previsto dal Ministero, sarà costituito il Comitato di Coordinamento per la prevenzione dei reati di truffa nei confronti della popolazione di età più avanzata e con educazione finanziaria contenuta. Abbiamo inoltre espresso, come soggetti sociali rappresentativi del mondo degli anziani e dei lavoratori, la disponibilità a partecipare ai lavori del Comitato per offrire il nostro contributo operativo”.
L’incontro si inserisce nell’ambito di un’azione che il sindacato dei pensionati e dei lavoratori bancari stanno promovendo per sviluppare maggiore consapevolezza e conoscenza negli utenti, soprattutto quelli meno informati come gli anziani, nei confronti delle truffe finanziarie e dei prodotti che i mercati finanziari offrono ai propri clienti e che spesso hanno livelli di rischio, sul capitale investito, di cui gli acquirenti stessi sono inconsapevoli.
“Abbiamo la responsabilità – dicono i segretari provinciali dello Spi Cgil di Trapani Antonella Granello e della Fisac Cgil Antonello Incagnone – di arginare l’aumento di queste truffe finanziarie, rivolte soprattutto agli anziani, attraverso un’attività di repressione e prevenzione. L’attività che intendiamo promuovere è quella di sostenere le denunce degli anziani e, soprattutto, promuovere strumenti di conoscenza in grado di riconoscere le truffe”.