Sabato pomeriggio alle 17.00, nei locali della Chiesa Valdese di via Orlandini, l’UDI (Unione Donne in Italia) di Trapani incontrerà i candidati a Sindaco per Trapani ed Erice per un “question time”, moderato dalla giornalista Jana Cardinale, su 10 proposte programmatiche del Movimento. Interverranno anche i candidati al Consiglio Comunale.
«Ad oggi – fa sapere la referente Valentina Colli- hanno aderito tutti i candidati, ad eccezione del Senatore Antonio D’Alì, non disponibile ad un incontro collegiale ma solo individuale e pubblico: è evidente che, come UDI, non possiamo e non vogliamo creare situazioni privilegiate ma garantire una par condicio a tutti i candidati. I candidati del M5S sono impegnati in altra personale iniziativa. Nel quadro delle trasformazioni sociali- aggiunge Valentina Colli- diventa per noi impellente ridefinire esplicitamente cosa sia la cittadinanza per le donne e interrogarsi su quali diritti e in quali condizioni essa possa trovare effettiva attuazione».
Tra le proposte dell’UDI:
- La parità di genere nella Giunta Comunale (secondo il comma 137, dell’art. 1 della legge n. 56/2014)
- Atto di indirizzo per «l’uso del genere nel linguaggio amministrativo”:
- il riconoscimento di cittadinanza ai minori residenti a Trapani nati in Italia da genitori stranieri, o minori residenti nel Comune da almeno 5 anni;
- La Carta per la Mobilità Umana, recentemente approvata a Palermo.
- dichiarare Trapani (Erice lo è già!) “Città Libera dalle pubblicità lesive della dignità della donna” (come predisposto da una recente risoluzione del Parlamento Europeo.
- la promozione di attività didattiche e sociali sulla prevenzione e contrasto alla violenza di genere, oltre il contenitore delle Pari Opportunità, in cui il Comune sia attore principale coinvolgendo associazioni e strutture accreditate sul territorio;
- la proposta di un atto di indirizzo per l’assegnazione di un immobile di proprietà del Comune, da destinarsi a comunità per il “Dopo di Noi” .
- Una “Casa delle donne”: preposta a valorizzare la politica delle donne, offrire servizi e consulenze.
- Apertura di un nido nelle Frazioni di Rilievo, Guarrato, Marausa, Locogrande, Fulgatore-Ummari con il recupero di strutture abbandonate;
- Potenziamento del Consultorio: sia a supporto delle famiglie e della genitorialità, sia di sostegno ai giovani; Non ultimo, un apposito sportello che accolga le donne migranti- che hanno usi e tradizioni diversi; l’attivazione dell’Unità Funzionale Consultoriale; somministrazione della Ru486 al Consultorio.
Ed infine, si legge nella nota inviata dall’Udi, «politiche di welfare che permettono alle donne di sperimentare un proprio progetto di vita e una pluralità di ruoli possono essere una condizione necessaria, anche se non sufficiente, per la rimozione delle disuguaglianze generate dalla nuova povertà, per contribuire a dare una nuova visione della Città. Per prenderci cura della Città».