C’è anche il nuovo commissario straordinario dell’ASP di Trapani, Giovanni Bavetta,
fra i medici ginecologi indagati per la vicenda relativa a un intervento chirurgico per la chiusura delle tube a una donna che adesso ha 36 anni, che a quanto pare non sarebbe riuscito. La donna, infatti, nel 2012, si sottopose a un intervento per la chiusura delle tube di Fallopio ma poi, rimase incinta ugualmente. Tra gli imputati del processo presieduto dal giudice monocratico di Marsala Vito Marcello Saladino, complessivamente, sono tredici i medici che nella primavera del 2012 erano in servizio all’Ospedale di Castelvetrano nel reparto ginecologia. Il reato contestato è lesioni personali colpose aggravate in concorso. Imputati, oltre a Bavetta, che all’epoca dei fatti era primario del reparto, sono i castelvetranesi Giovanni Iannone, di 70 anni, Paolo Russo, di 64, Cataldo Anzalone, di 59, Vito Cuttone, di 59, Rosario Di Carlo, di 57, Maria Daria Cangemi, di 52, Claudio Renato Germilli, di 62, la partannese Rosalia Crescenti, di 58, il campobellese Agostino Bono, di 65, la mazarese Annalisa Buscetta, di 47, il palermitano Giovanni Aliotta, di 48, e la marsalese Antonina Chirco, di 59.