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Piano paesaggistico, Sturiano: «non è più tempo di continuare a subire soprusi e mortificazioni di tale portata»

«Apprendo con molta amarezza e altrettanto stupore che la conferenza dei capigruppo dell’Assemblea Regionale Siciliana ha deciso di non trattare prima del 18 aprile prossimo la Mozione presentata da alcuni parlamentari regionali appartenenti a diversi gruppi politici avente per oggetto: “Misure volte a sospendere l’efficacia del D. A. n. 6683 del 29 dicembre 2016 contenente: Adozione Piano Paesaggistico degli Ambiti 2 e 3 ricadenti nella provincia di Trapani e procedere ai sensi dell’art. 144 del D. Leg.vo n. 42/2004 all’emanazione di un Piano concertato con i portatori di interessi diffusi e condiviso con la realtà territoriale. Si tratta di un rinvio non condiviso dallo scrivente e dall’intera collettività interessata agli effetti del Piano Paesaggistico.

A questo punto, viene spontaneo chiedersi se anche questa scelta compiuta dal massimo organo politico regionale non risponda a logiche politiche ben definite tendenti a penalizzare ulteriormente un territorio già molto provato, ma con molte potenzialità di sviluppo e crescita compromesse da quanto previsto nel Piano. Infatti, mentre la Comunità Economica Europea si adopera a stanziare fondi per il finanziamento di progetti che permettono ai Paesi del Sud di potere colmare questo gap sociale economico e occupazionale con il resto dell’Europa, la politica siciliana ancora una volta perde tempo, facendo perdere anche una grossa occasione per favorire lo sviluppo di un terra già penalizzata per la sua posizione geografica all’estremo sud dell’Europa.

Non è più ammissibile che un Piano che gli stessi estensori (vedi interventi del 20 marzo scorso del Soprintendente di Trapani dottoressa Misuraca e del dirigente responsabile dottor Buffa al Complesso Monumentale San Pietro) hanno ammesso essere pieno di errori e incongruenze madornali, che secondo loro vanno rivisti e corretti attraverso l’emanazione di un nuovo decreto che apporti le necessarie modifiche agli errori riscontrati, continui ad avere effetti devastanti sul nostro territorio. Perché devastanti? Perché tutta una serie di misure finanziarie a cui molti imprenditori del nostro territorio auspicavano di fare affidamento per poter fare impresa (vedi finanziamenti fino all’80 per cento a fondo perduto per un totale di centinaia di milioni di euro), non potranno mai arrivare nel Trapanese, ma rimpingueranno l’economia di altre province.

A mio parere, non è più tempo di continuare a subire soprusi e mortificazioni di tale portata, e se i nostri rappresentati politici regionali non hanno capito i bisogni del territorio e la gravità della situazione, invito tutte le Amministrazioni e i Consigli Comunali delle città interessate a fare fronte comune, unitamente a tutte le forze economiche dei territori e agli ordini professionali che per primi hanno capito gli effetti negativi del Piano, a manifestare il dissenso della gente dinanzi al Governo della Regione e all’Assemblea Regionale Siciliana. Ciò per far sì che si rendano conto dei danni che ha provocato e continuerebbe a provocare il perdurare dell’efficacia dell’adozione del Piano per giungere alla sospensione dello stesso e alla stesura di un Piano concertato rispondente alle reali esigenze dei territori interessati».

Vincenzo Sturiano
Presidente del Consiglio Comunale Di Marsala 

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