Il governo italiano sta per fornire alla Libia i mezzi necessari per coadiuvare le sue sempre più crescenti esigenze sul fronte marittimo. Ma l’allerta arriva dal Presidente del Distretto della Pesca Giovanni Tumbiolo che, in una lettera inviata al Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, ha ricordato l’uso scorretto che proprio dai libici è stato fatto dalle motovedette che nel recente passato proprio il governo italiano ha donato loro: «Consapevoli –ha scritto Tumbiolo- che la decisione del Governo Italiano sia stata presa con il fine di sostenere il Governo del Presidente Serraj per fermare il flusso migratorio che attraversa il Mediterraneo e contrastare i trafficanti di essere umani, la marineria siciliana ed in particolare quella di Mazara del Vallo esprime preoccupazione ripensando a quanto già avvenuto in passato a seguito della donazione per lo stesso fine di sei motovedette al Governo Libico. Infatti –ha ricordato il presidente del Distretto siciliano della Pesca- quelle stesse navi vennero utilizzate più volte dai militari libici, anche allora formati in Italia, per colpire i motopescherecci di Mazara del Vallo in acque internazionali mentre stavano esercitando la “storica” attività di pesca al gambero rosso. Non vorremmo che la storia si ripetesse. La marineria di Mazara del Vallo ha già pagato nel corso degli ultimi anni un prezzo troppo alto per una guerra subita e dai più dimenticata, la cosiddetta “guerra del pesce” con i Paesi della sponda sud del Mediterraneo, sopportando da sola i danni economici e sociali di questi veri e propri atti di guerra. È quindi fondamentale –ha sottolineato Tumbiolo- che siano ben chiare le regole di ingaggio con gli amici libici. Si amici, Signor Presidente, perché per noi gente di mare, quello libico è un popolo amico. Tutto il popolo libico».
Tumbiolo ha così concluso: «Confidiamo pertanto in iniziative concrete del Governo finalizzate a garantire l’incolumità dei nostri pescatori».