La triste vicenda è accaduta lo scorso 11 Marzo all’ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani. L’ottantunenne V.M.M. giunto in ospedale in preda ad una crisi respiratoria e poi dimesso dai sanitari non aveva fatto in tempo a varcare l’uscita che si era accasciato a terra ed era morto. I familiari per questo hanno denunciato dodici medici e per essi è scattato l’avviso di garanzia con l’ipotesi di reato “omicidio colposo”. L’ASP di Trapani ha inviato una nota nella quale comunica quanto segue: “Secondo la relazione del direttore dell’area di emergenza urgenza del presidio ospedaliero S. Antonio Abate, Massimo Di Martino, pervenuta a questa direzione strategica, l’11 marzo scorso, alle ore 13.52 circa, l’81enne V.M.M. è stato accolto al triage dell’pronto soccorso del S. Antonio Abate. Assegnato codice giallo per “dispnea”, è entrato quasi subito in sala visita, ed effettuata la visita, l’elettrocardiogramma, l’emogasanalisi e l’incannulazione di una vena, alle ore 14,28 è stata compilata l’anamnesi e richiesti gli esami ematochimici, la radiografia del torace e la visita cardiologica. Tutti gli esami e le consulenze sono risultati negativi.
Pertanto il paziente è stato dimesso alle ore 17,03. Alle ore 17.27 il paziente ritornava in pronto soccorso, sempre per dispnea con codice giallo, e subito rivisitato, con l’elettrocardiogramma, eseguito alle 17.44, sovrapponibile al precedente. Durante la visita in pronto soccorso il paziente andava incontro ad arresto cardio circolatorio. Venivano prontamente applicati i protocolli previsti, presente l’anestesista rianimatore, con massaggio cardiaco esterno, supporto respiratorio anche con intubazione oro-tracheale, monitoraggio dell’ECG con defibrillatore, somministrazione di adrenalina, ma alle ore 18.34 si constatava il decesso.
La morte sembra legata a problemi elettrici cardiaci, complicanze in paziente broncopatico cronico riacutizzato e diabetico. Sarà l’autopsia, prevista domani, a fornire ulteriori dettagli.