Non c’è stata ancora l’ufficializzazione, anzi ci sono stati ben due rinvii, sul progetto per il territorio tra il senatore Antonio D’Alì e il deputato regionale Nino Oddo; oltretutto, la nuova data in cui verrà annunciata l’intesa per le amministrative di Trapani ed Erice non è ancora stata resa nota, ma le prese di posizione non sono mancate nelle ultime ora, sia da parte di altre forze politiche, sia da parte di esponenti dello stesso partito socialista. Dopo il deputato regionale del PSI Antonio Venturino, che ha dichiarato apertamente di essere contrario “ad alleanze che si riconoscono nei principi e nei valori della cultura di centrodestra, sovranista, antieuropea e che non rispecchiano i principi del socialismo”, oggi è la volta del segretario comunale del PD di Trapani, Francesco Brillante, che sostiene che quello che sta mettendo in campo l’on. Oddo diventerà un caso nazionale.
Nella nota, indirizza ai vari esponenti del Partito, da quelli provinciali a quelli nazionali, Brillante scrive: “In questi giorni a livello nazionale si è celebrato il congresso nazionale del Psi. Mentre attraverso il suo leader onorevole Nencini, sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture del Governo a guida Pd, il Psi appare confermarsi forza propedeutica alla costruzione di un asse di centro-sinistra forte e di prospettiva, questo non avviene nel Comune capoluogo di Trapani prossimo alle elezioni, esprimente una autorevole candidatura di area, nella persona di Piero Savona. Il congresso nazionale del Psi- continua la nota di Brillante- apre con il titolo “La Sinistra che Vorrei”, ma a Trapani un locale e partiticamente autorevole esponente dei socialisti, onorevole Salvatore Oddo, detto Nino, si allea con il blocco della destra più nitida, conservatrice e nazionalista, come fosse la cosa più naturale del mondo. Anzi allearsi è dir poco, perché a guardare le pubbliche comunicazioni quest’ultimo si fa primo promotore dell’assembramento che parte dal più noto esponente locale di Forza Italia, senatore D’Alì, fino ad arrivare ai locali
rappresentanti di “Noi con Salvini” e “Diventerà bellissima”, movimenti naturalmente collocati nell’estrema destra xenofoba, ed in ogni caso nella fascia dei movimenti attualmente anti governativi sia a livello regionale che nazionale. Stante che mi risulta il detto esponente essere componente della segreteria nazionale del Psi, e che lo stesso ha dichiarato che tale asset politico è stato benedetto dall’onorevole Nencini, segretario nazionale Psi e componente del governo, direttamente durante i lavori congressuali”.
Alla fine, il segretario del Pd trapanese chiama in causa il suo segretario regionale e quello nazionale per “verificare senza ritardo i rapporti con il Partito Socialista Italiano, e prendere conseguenzialmente ogni provvedimento necessario al fine di rendere ai nostri iscritti, ed all’elettorato tutto di riferimento, chiaro il quadro delle partnership e delle alleanze”.
L’on. Nino Oddo affida a facebook il suo pensiero sugli “attacchi” ricevuti. “I socialisti veri- scrive il deputato socialista- intendo coloro che sono socialisti da sempre, attraversata del deserto compresa, non gli illuminati sulla via di damasco, non hanno bisogno di giustificazioni o di patenti rilasciate da doganieri della sinistra. Siamo quelli che per stare dove i socialisti sono sempre stati nel 1994 accettarono di saltare un giro, come sosteneva Orlando ed altri ortodossi, in quanto rei di essere per l’appunto “socialisti”. Abbiamo continuato a fare i socialisti con dignità- afferma Oddo-, in ragione di ciò, non accettiamo lezioni di sinistrismo da nessuno. Ma la dignità, per l’ appunto, non ce la facciamo calpestare da nessun arrogante dirigente locale del PD, che sia chiaro, anche se sulla carta milita a sinistra. Le nostre posizioni e le motivazioni che le determinano le spiegheremo al congresso regionale. Le discuteremo e ci confronteremo e poi voteremo. Tranquilli non ci scomponiamo. Neanche con coloro che vogliono dare dignità politica ad una più prosaica auto-candidatura. Ma i partiti non sono una calciofila. Hanno statuti e regole per i congressi., Roma come a Palermo. E in politica sopratutto il consenso”.