Dopo anni di incuria e disattenzione, un piccolo gesto che rende onore alla memoria di un illustre concittadino. Il mezzo busto in marmo raffigurante il maestro Giovanni De Santis, fondatore, nel 1948, del Luglio Musicale Trapanese, è tornato nella sua versione originaria ossia con la bacchetta di direttore d’orchestra adagiata, elegantemente, tra le dita della mano destra. E’ stato il nipote, che porta lo stesso nome del nonno, attuale Consigliere Delegato dell’Ente Luglio Musicale Trapanese, a darne notizia attraverso la sua pagina facebook. “Un altro debito pagato: da anni il busto di mio nonno era privo della sua bacchetta di direzione d’orchestra e io, fra un’urgenza e l’altra, non avevo provveduto a ricollocarla- scrive Giovanni De Santis-. Ringrazio pubblicamente il bravo dipendente del Luglio Musicale, Salvatore Di Stefano, che ha realizzato e collocato la bacchetta.
Il busto in marmo di De Santis- opera dello scultore Giuseppe Cafiero-, così come quelli di altri personaggi illustri quali Dante Alighieri e Pier Santi Mattarella, si trova all’interno della Villa Margherita. Negli anni, le effigi sono state oggetto di atti vandalici o di “bravate” di ragazzini che si sono divertiti a colorarle, sconoscendo il più elementare senso civico.
Sicuramente, il grande direttore d’orchestra De Santis, ideatore e fondatore del Luglio Musicale, che- come raccontano da alcuni libri e giornali dell’epoca-trasformò Trapani, da città di provincia a capitale nazionale della lirica,meriterebbe più di un mezzo busto all’interno della villa comunale. L’intitolazione di una strada o di una piazza- solo per portare degli esempi più immediati- sarebbe il giusto riconoscimento e servirebbe anche per alimentare il ricordo e favorire la conoscenza, specialmente tra le giovani generazioni, di un trapanese che si è speso per la città, perché credeva in quello che faceva e lo faceva con passione.
Intanto, ricalca bene le orme di nonno De Santis il nipote Giovanni, classe 1969, alla guida da circa 4 anni del Luglio Musicale Trapanese. Anche lui si è distinto e fatto apprezzare per la sua competenza in campo artistico. Nonostante le ristrettezze economiche in cui versa l’Ente, Giovanni De Santis ha ideato e realizzato progetti di alto livello, sia con l’opera lirica e la musica da camera sia con le rassegne letterarie e i vari spettacoli che hanno coinvolto un pubblico vasto e trasversale, di appassionati o di semplici curiosi. Ha concepito un modo nuovo di fare cultura in città, portandola nel contesto urbano, nelle strade e nelle piazze, sfruttando al meglio il patrimonio artistico, come i Palazzi storici e le Chiese. Creando un modello da esportare: Trapani Città Mediterranea della Musica. L’ultimo “colpo”del bravo Giovanni De Santis è stato l’inaugurazione, a dicembre scorso, del teatro del Conservatorio di Musica “Antonio Scontrino”, che è stato intitolato al “Maestro Nino Pardo”, fondatore del Conservatorio trapanese. Una struttura rimasta, inspiegabilmente, inutilizzata per circa 20 anni, che sorge in un’area popolare, abbastanza ghettizzata, della città. De Santis, però, sta puntando a coinvolgere i giovani di quel quartiere per fare dell’arte anche un mezzo di riscatto sociale.