mercoledì, Novembre 20, 2024
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Moni Ovadia agli artisti marsalesi: “è solo una questione di “picciuli”

Al Sollima gli artisti ieri pomeriggio sono andati. Non tantissimi, ma comunque sono andati, non foss’altro per avere conferma della sconfortante situazione di galleggiamento, di navigazione a vista e distacco da parte dell’amministrazione comunale rispetto alle legittime richieste avanzate nel corso del tempo e che finora non son state tenute in considerazione, anzi per dirla con Claudio Forti, conosciuto ed autorevole artista poliedrico marsalese, ” si assiste ad una forma di atteggiamento brechtiano di distacco ed evasione da parte degli amministratori che reagiscono a tutto ciò che accade con l’estraniamento tipico dei personaggi di questo straordinario drammaturgo che ci tengono sempre a precisare che sono lì quasi per caso, come se non c’entrassero con quanto gli accade intorno. Sarebbe giusto portare la gente a teatro abbassando il prezzo dei biglietti e abituare il pubblico a buoni spettacoli accessibili a tutti, fare cioè politiche sociali avvicinando sopratutto i giovani alla cultura”. Forti, drammaturgo e presidente dell’Associazione Baluardo Velasco, luogo dove vengono e si esibiscono grandi artisti, auspica però che questa forma di estraniamento lasci il posto ad una seria presa di coscienza e di avvicinamento fra le parti.

L’ incontro con il direttore artistico Moni Ovadia era atteso da tempo, specie dopo quello un pò fallimentare via skipe di qualche mese fa che aveva deluso tutti. L’incontro di ieri è stato un modo per incontrare un artista straordinario e per dimostrargli ancora una volta, semmai ce ne fosse stato bisogno, che non è lui a essere contestato e che non ci sono contrasti da appianare nè occorre  limare alcuna ruggine.  In realtà gli artisti non gli hanno mai rivolto accuse. Gli artisti non hanno trovato validi interlocutori fra gli amministratori locali che spesso, si trincerano anzi in una forma quasi di sorpresa per quanto ritengono di avere fatto bene e non comprendono dunque il malcontento degli artisti.  Ovadia durante l’incontro in perfetto siciliano ha detto che è sopratutto un problema di “picciuli” ovvero, “i soldi se vengono utilizzati per una cosa non possono essere utilizzati per un’altra”.

In effetti, la scelta dell’amministrazione di spendere centomila euro per mettere su un cartellone teatrale più o meno discutibile fa si presumibilmente ci possa essere un rientro di poco più della metà di questa cifra e pertanto, non avrà più soldi da investire per altri spettacoli magari proposti dagli artisti locali come promesso. “Io non posso collaborare con tutti, sono qui a titolo gratuito, non posso garantire qui la mia presenza per tutto il tempo che serve a mettere su progetti e realizzarli”. In effetti quello che fa un direttore artistico è scegliere gli spettacoli che andranno ad arricchire la stagione teatrale del cartellone. Come volevasi dimostrare, tutto come prima, meglio di prima, anzi no, tutto diverso e pur sempre uguale. La novità è che alcuni artisti locali hanno presentato un documento al sindaco e all’assessore Clara Ruggeri, un documento che sarà protocollato lunedì. Nel documento sottoscritto da Enrico Russo, Gregorio Caimi, Maurizio Rallo, Vito Scarpitta, Giorgio Magnato, Maurizio Favilla, Giacomo Frazzitta e Nino Scardino, sono state formulate alcune richieste.

In sintesi riassumibili in questo:

  • Sostenere economicamente o sgravare gli artisti e le compagnie teatrali degli oneri fissi previsti per l’utilizzo delle strutture comunali;
  • Non prevedere limiti di prezzo di ingresso per le attività culturali;
  • Realizzazione di una commissione culturale consuntiva che sia rappresentativa delle organizzazioni culturali storiche con più di 5 anni di attività sul territorio.

Per concludere in bellezza, dopo tutto questo marasma e continuo gioco delle parti, e rimbalzo di responsabilità, Claudio Forti auspica che il gap fra chi comanda e la gente sia colmato, e che gli amministratori siano più vicini al sociale, alle esigenze delle persone.

 

 

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