Giulio Caporrimo capomafia di prima grandezza è stato scarcerato dopo aver scontato sei anni perché i suoi avvocati, Giovanni Di Benedetto e Federica Folli, sono riusciti a calcolare il cumulo fra più pene sebbene fosse stato condannato a 10 anni di reclusione. Caporrimo era uscito dal carcere ad aprile 2010, dopo avere scontato un’altra lunga condanna per mafia ed era tornato ad essere il nuovo capo della cosca di San Lorenzo. I carabinieri avevano ripreso a monitorarlo, fino al momento del nuovo arresto, avvenuto a novembre 2011 quando finì in manette assieme ad altre 36 persone, ritenute appartenenti ai clan di San Lorenzo, Passo di Rigano e Brancaccio. Gli investigatori riuscirono a monitorare i partecipanti, quasi tutti capimafia di varie borgate, ma non riuscirono a piazzare microspie e ad ascoltare i discorsi che si fecero in quella occasione.
Fedelissimo dei boss di Tommaso Natale Salvatore e Sandro Lo Piccolo, Caporrimo aveva intessuto rapporti con i mafiosi di Trapani in particolare con Matteo Messina Denaro ed era stato a lungo in cella con Epifanio Agate, figlio di Mariano.