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Sabato al via l’edizione 2017 del Carnevale di Petrosino

Il Carnevale è considerato da sempre la festa per eccellenza, in cui tutto è lecito grazie alla maschera che si decide di indossare, esemplificativa del tempo in cui si sta vivendo, con le sue contraddizioni e le sue provocazioni. Nello stesso tempo, il carnevale è la festa più allegra dell’anno, dedicata al divertimento di tutti.

Il Comune di Petrosino si sta preparando ormai da mesi per l’inaugurazione del carnevale, che aprirà le sue porte sabato 25 febbraio. Un evento attorno al quale ruotano tante manifestazioni collaterali che servono da attrattiva per i giovani, per i bambini e per le famiglie che ogni anno si recano sempre più numerosi al Carnevale di Petrosino. Il programma è infatti dedicato al divertimento di tutti, con la tradizionale sfilata di carri per le vie della città, con i pomeriggi di animazione per i bambini, con le serate disco al PalaCarnival per i giovani e con tante iniziative legate a questo evento: parco giochi, giostre, esibizioni, gruppi mascherati, degustazioni di prodotti bio, mostre di artigianato locale e tanto altro.

I veri protagonisti anche quest’anno saranno i coloratissimi carri allegorici, che sfileranno per le vie della cittadina, accompagnati dai gruppi mascherati e da coreografie curate da diverse scuole di danza del territorio. In particolare ci saranno quattro grandi carri, che partecipano al concorso per aggiudicarsi il premio di miglior carro della manifestazione e un carro minore che sfilerà soltanto. Martedì prossimo, 28 febbraio, si procederà alla premiazione del carro più bello, la cui scelta avverrà a seguito di un’attenta valutazione da parte di una giuria di qualità, che si trova già al lavoro per conoscere la storia e i protagonisti di ogni carro in gara. Il lavoro dei carristi inizia all’incirca due mesi prima della manifestazione, sono dei veri e propri artisti che con cartapesta, fili di ferro, colla e materiale da riciclo ogni anno realizzano dei sorprendenti carri allegorici, ognuno dei quali racchiude un significato profondo legato al tema che si decide di presentare. I maestri artigiani lavorano all’interno di grandi capannoni, insieme ad un gruppo di circa 20 o 30 persone, ognuno dei quali ha un compito ben preciso. La forza dei carristi è proprio questa: la coesione tra di loro, il lavoro di squadra, l’atmosfera di festa anche dopo tantissime ore di lavoro.

Quest’anno sfileranno per le vie della città quattro carri principali: il Gruppo Musa, il cui presidente è Bartolo Abrignani, presenta il carro “Noi invincibili eroi”: “Il carro nasce dall’idea pirandelliana – ci hanno detto i carristi – delle tante maschere e dei pochi volti. L’idea è che ognuno di noi nella vita quotidiana cerca sempre di apparire come un supereroe, coraggioso e forte, mentre in realtà siamo tutti uomini fragili, ognuno con le sue debolezze. L’allegoria principale del nostro carro sarà proprio la presentazione del supereroe per eccellenza, che è Hulk , che in realtà indossa solo una maschera dietro la quale c’è il volto di un bambino. Lavoriamo dai primi giorni di novembre, siamo un gruppo composta da circa 25 persone e per realizzare il carro utilizziamo principalmente ferro, rete, colla e carta”; l’associazione “Petros-sinis”, presieduta da Gaspare Emiliano, presenta il carro “Kung-fu Panda”: “Siamo circa venti persone – hanno detto – unite dalla passione per il carnevale, lavoriamo orami da circa due mesi per realizzare un carro dedicato esclusivamente al divertimento dei bambini, che si riconoscono nel personaggio buffo e nello stesso tempo eroico che è Kung-fu Panda. I materiali principalmente usati per la realizzazione della struttura sono: la cartapesta e il polistirolo”; l’associazione Micael, presieduta da Danilo Di Gaetano, presenta il carro “L’Italia allo sba…raglio!”: “la struttura portante del nostro carro è fatta in polistirolo – ci ha detto uno dei carristi -, poi avviene la copertura con uno strato sottile di gomma e infine si procede con la cartapesta fissata con la colla. Siamo circa 25 ragazzi che lavoriamo da oltre due mesi, utilizzando materiale riciclato. L’allegoria del nostro carro parte da un asino, che rappresenta il popolo, stanco e deluso dalla politica, che cerca di ribellarsi al potere, rappresentato dal suo domatore” ; infine, l’associazione “La speranza”, di Matteo Parrinello, presenta il carro “I Romani, meno male che ci siete viatre”: “Nel nostro carro  – ci hanno raccontato i ragazzi del gruppo – c’è un tempio romano, da cui fuoriesce un drago, che simboleggia il male e le catastrofi a cui purtroppo ogni giorno assistiamo, dai terremoti al terrorismo. Due soldati romani, che simboleggiano i vigili del fuoco e la protezione civile, sono in prima fila per combattere il male e davanti a tutti c’è una donna, che rappresenta la politica, che sempre promette ma che spesso delude”.

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