Beni per 5 milioni di euro sono stati sequestrati a due imprenditori castelvetranesi considerati vicini a Matteo Messina Denaro. Il provvedimento riguarda Enrico Maria Adamo di 41 anni che è stato consigliere comunale nel 2012 e assessore nel 2009 e nel 2015 e il padre Marco Giovanni di anni 71. L’intero patrimonio sequestrato sarebbe frutto dei legami con il boss superlatitante Messina Denaro e riguarda appartamenti, terreni, conti bancari, automezzi, un’imbarcazione da diporto e tre aziende. La DIA d’intesa con il Procuratore aggiunto Bernardo Petralia coadiuvati dalla DDA di Palermo hanno svolto le indagini e dato seguito al sequestro. Adamo padre è un imprenditore impegnato in opere pubbliche e private e ha lavorato sia a Trapani che ad Agrigento e ha realizzato le condotte idriche per la distribuzione delle acque della diga Delia di Castelvetrano, le condotte per il metanodotto di Mazara e Menfi dove avrebbe sbaragliato le altre ditte concorrenti con metodi mafiosi.
In questi appalti entrò a suo tempo pure Lorenzo Cimarosa, parente di Messina Denaro divenuto poi collaboratore di giustizia e morto per una malattia lo scorso Gennaio